bronson produzioni nasce a ravenna e si occupa della gestione di spazi e dell'organizzazione di eventi. adora il folk l'indie il r'n'r i drones l'electro, il post punk e l'underground nelle sue varie forme, l'arte e i percorsi controcorrente.
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mercoledì, dicembre 06, 2006
di ritorno dai lambchop
questa sera a bologna c'era una bella delegazione di gente del bronson. eravamo in 15/16; in altri termini 4 macchine che partono da ravenna per l'unica data italiana dei lambchop. ora, il dato che fa riflettere è questo: c'erano si e no 150 persone.
ovviamente neanche a dirlo il concerto è stato stupendo proprio come lo era stato quasi 5 anni fa per il tour di "is a woman" (anche allora di gente pochina). i lambchop sanno stregarti con la loro classe cristallina e stupirti con una grande ironia e tanta riconoscenza. ma rimane il fatto che nelle grandi piazze questo tipo di concerti "per amanti del genere" non riesce veramente più a smuovere la gente che, a quanto pare, riesce solo a seguire il carrozzone degli appuntamenti commerciali o del trend del momento. ultimo esempio il concerto (5 stelle) di stuart staples (tindersticks) a milano domenica scorsa davanti a 80 privilegiati.
privilegiati per averlo lì, davanti a te senza dover sgomitare o sudare tra la folla libero di far correre i tuoi pensieri.
e ovviamente in entrambi i casi i promoter hanno rimesso parecchi soldi. va da sè.
inutile (o forse indicativo) dire che se entrambi i concerti fossero stati a ravenna (al bronson o al rasi) avrebbero contato di sicuro molte più presenze. e quindi come dice l'amico borguez (a proposito il ns derby è finito 2 -2): siamo noi che viviamo in un altro mondo?! o nelle grandi città c'è un appiattimento e un grigiore impressionante ?! (aggiungo io)
in questo momento sto ascoltando:sodastream "reservations", yann tiersen & shannon wright e antony and the johnson "i'm a bird now"
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68 commenti:
dalla mia finestra all'alba è definitivamente evidente che viviamo in un'altro mondo... solo che non si riesce a vedere per la nebbia! ma dentro il giardino è fiorito, il sorriso lieto e i Lambchop indescrivibili! mi piacerebbe continuare la discussione con quel manipolo di "bronsoniani" che ieri sera sono atterrati a Bologna...
e dunque vi sprono, sammi dire!
ehi! oh! ehi! oh! andiamo a lavorare!
eccomi al lavoro, che sonno...xò x loro ne vale sempre la pena,concordo che la gente diserta sempre i concerti bbuoni, la mia paura è che prima o poi i locali si rompano il cazzo e facciano solo le minchiate, mart scorso x joan as police woman cera metà gente di quella di ieri sera.
p.s. yann tiersen & shannon...quel disco mi fa letteralmente morire.
BOUNA GIORNATA A TUTTI
dopo aver sistemato i volumi nei primi minuti, il concerto a parer mio è stato fantastico... e i pezzi di "is a woman", senza togliere nulla agli altri, mi hanno lasciato semplicemente senza parole...
La gente era poco e sicuramente avete ragione voi sulle grandi piazze, ma io credo anche che ormai in pochi siano disposti a spendere 18 euro per un concerto. A parte noi "appassionati" ovviamente.. Se fosse costato anche solo 10 euro per me ci sarebbero state "ALMENO" 50 persone in più. Tre ne conosco già io..
ah, è incredibile che mr crown si sia manifestato anche durante il concerto dei lambchop con il suo nome sul cofano del maggiolone apparso nei filmati sulle palle sopra il palco... spero l'abbiate notato!!
non so, io che vivo nella "grande città" non so proprio che dirti. di certo ogni tanto vi invidio. oltre ad organizzare grandi concerti, da fuori mi sembrate proprio un bel gruppo di amici, che anche senza il "grande nome" a suonare, vi trovereste comunque al bronson a bere due sgnappe.
per la cronaca, ieri sera ho visto gli electric president, deludenti per la verità, ma c'erano si e no 30 persone... che tristezza.
Sì, Manser, avevo notato il maggiolone di Crown. Crown che, peraltro, non più tardi di lunedì sera, aveva definito i Lambchop "un gruppo ormai finito". Mah, forse era colpa del Sangiovese...
il punto. i punti.
1 non c'ero per ragioni di tempo, di sonno e di manser.
2 penso che in una grande città tipo bologna (ok, in una città PIU' grande della nostra tipo bologna) la scarsa affluenza ai concerti dei singoli sia determinata, anche, da una serie di cose che succedono in contemporanea. tipo ok era martedì, ma sabato per esempio c'era the books e o'malley/wiese/ambarchi. conosco gente che ha dovuto scegliere.
3 18 euro sono troppi, vuoi per il fatto che ci sono troppe cose da vedere vuoi perchè la gente ci pensa due volte. fermo restando che l'estragon è SI' un mezzo palasport, ma tra "disertare" e "150 persone" ce ne passa.
4 la gente COMUNQUE non capisce un cazzo di musica. esempio al volo, non so... beh, ognuno ha i suoi. però in una settimana all'estragon quest'estate si sono avvicendati:
DINOSAUR JR
YO LA TENGO
VIOLENT FEMMES
SHELLAC
chi cazzo ha fatto il pieno? un aiutino: solo quei pensionati acustici di merda che dall'82 non fanno un disco decente :)
cazzo avevo scritto un commento lunghissimo e non me l'ha preso.
ci riprovo.
questo è un argomento interessante e in parte squisitamente tecnico
per tommy (che non so chi sia) che ci vede con "occhio esterno" siamo riusciti a creare un gruppo, più o meno quella che in gioventù si chiamava "scena". questo sistema di interscambio continuo di input e un po' di senso di appartenenza, avrebbe di sicuro fatto sì che i concerti di cui al post, sarebbero di sicuro funzionati molto meglio a ravenna.
qui poi si aprirebbe un altro discorso. allora perchè non a ravenna?!
per manser un po' di matematica:
se ieri c'erano 150 paganti.
150 per 18 euro d'ingresso, incasso 2700.
50 persone in più a 10, incasso 2000.
ecco spiegato il motivo del biglietto, anche perchè ieri sera i costi di produzione erano veramente altissimi.
Per quanto mi riguarda 18 eu li ho spesi volentieri: i lambchop sono uno di quei gruppi che lego a situazioni particolari e poi il concerto è stato molto emozionante, quindi ne valeva la pena.
Vero che se fosse costato meno ci sarebbe stata più gente, ma se fai pagare 10 euro invece di 18, ti servono 300 persone invece di 150 per guadagnare poco di più. Forse in un altro tipo di locale (qualsiasi luogo più piccolo, CALDO e accogliente) l’effetto sarebbe stato diverso.
Che ne dite prepariamo la corriera e facciamo la gita di fine anno a Nashville? .. siamo stati invitati!
ops chris non avevo visto il tuo comment sul costo del biglietto...
@vale: grazie per non aver detto a Kurt che ero in sala, quello mi attacca una pezza che non finisce più...
giustamente chris tu la guardi dalla parte dell'organizzazione.. io non volevo fare polemica sul costo dei biglietti, ma semplicemente cercare di capire perchè non ci fosse più gente. E resto convinto che tante persone non sono venute esclusivamente per i 18 euro, solo questo...
ma come?
tommy è il nuovo nome di lazysundays. da quando è arrivata quella teppistella dell'ilaria non ho più il monopolio..
@morrissey: di niente! Che questo sia di esempio a chi non mi crede capace di mantenere i segreti per più di 4 mesi!
manser questi sono un po' ragionamenti alla luce del sole, le posizioni come spesso accade sono tutte valide a loro modo.
io sui biglietti cerco sempre di trovare una soluzione non troppo pesante e la "formula mailing list" aiuta. come il fatto di aver rinunciato al servizio prevendite per evitare quell'assurda gabella dei diritti di prevendita.
ma è anche chiaro come in tutti gli altri settori che dovrebbe costare tutto un po' meno, dal cachet dei gruppi ai ricarichi delle agenzie.
infatti il mio era un ragionamento abbastanza "facile"..e comunque (per *valentina*) non volevo dire che non ne sia valsa la pena eh..anzi! pensa che oltre ai 18 euro per l'ingresso ne ho spesi anche 15 per una stupida maglietta con una stupida pecora..(scherzo ale, è bellissima...)
Ma sapete che venerdì 15 suona Arto Lindsay in una chiesa di Reggio Emilia? Gratis. Ci si può attivare...Borguez??
@manser: il 15 io non ci sono, ma remember Gradara...
attiviamoci
Approfitto per segnalare a tutti che domenica 10 suonano di nuovo i Two Dollar Guitar al Teatrino di Gradara e siccome il concerto del Clan di giovedì scorso è stato strepitoso, accorriamo numerosi!
arto lindsay? CI SONO. contatemi. sul serio. subito.
Tranquillo manser, avevo capito che ti era piaciuto il concerto! La maglietta è fichissima e anche Arto Lindsay è un personaggio fichissimo! Una chiesa? Dai!
se sopravvivo alla marathon più indie electro sessions di sabato ci sarei anche il 10.
stiamo stampando il nuovo programma. molte le novità
Forse tocca avvelenarci il sangue analizzando i contesti di questo concerto in quanto i contenuti spingerebbero il discorso ad un livello troppo intimo, difficilmente affrontabile. Può darsi che questo valga solo per me, non so, ma se fossi stato l'unico in sala non sarebbe cambiato nulla.
io il problema lo affronto così:
finchè ho i soldi vado ai concerti, quando li finisco me ne sto a casa a imprecare in arabo
Grande Gelo.
tornando a ieri: ho la sensazione,senza nulla togliere alla buonissima volontà dell'Estragon, che un certo tipo di concerto andrebbe inserito e proposto ad un altro livello. Ho la sensazione, senza nulla dare a chi citerò, che se Lambchop avessero suonato come evento di StradeBlu al teatro Masini di Faenza sarebbe stato sold out. Sbaglio?
Detto questo, Arto Lindsay in una chiesa. E 'sticazzi. Sarò della partita a tutti i costi! Aggiungo che paradossalmente avrei preferito non fosse gratuito. A voi le giuste considerazioni.
Vorrei fare i complimenti a manser&morphine per la t-shirt perchè, si sa, una maglietta è per sempre... anche quando ha il collo lasco che dopo 3 lavaggi va irrimediabilmente a puttane!
infine kekko: non inventare scuse, i lambchop ti fanno cacare ma questo non è motivo di emarginazione! ;-)
completamente d'accordo con te diego.. anche se, tornando sullo stesso discorso, i concerti di strade blu erano tutti gratis, a 5 o 10 euro (matmos addirittura). Certo, se lo possono permettere essendo finanziati dalla regione, ma io continuo a guardarla solo dalla parte del "consumatore". Hana-Bi a parte, però, è vero: i concerti gratis sono molto pericolosi...
@ Diego: questa cosa del cagare sta andando oltre ogni ragionevole limite. mi fai cagare.
Lambchop invece no, è solo che non mi piacciono quanto -non so- Arto Lindsay.
mi spiace essermi perso i lambchop che diomio sapevo ne sarebbe valsa la pena ma proprio non ero in condizione di raggiungere bologna...zob...
il problema che non c'è gente ai concerti belli è sempre lo stesso da almeno parecchi anni a questa parte. nel 2004 al velvet di rimini c'erano 50 persone a vedere i Broken Social Scene che dal vivo sono una delle migliori band indie rock degli ultimi anni (al covo in quel tour avevano fatto metà sala)e c'erano si e no 20 persone per gli Enon... poi magari inviti gli Editors che sono gli ultimi fra i peggiori cloni dei cloni e ti fanno 500 persone... e così che gira la quaglia...
@ chris: te lo volevo proporre dal vivo, ma che ne dici di chiamare al bronson quella indie sensation che sono i Love Is All? non so quanti si siano filati il disco (che è pressapoco uscito da un mese in italia, ma è un anno che è in giro) ma sembrano veramente spaccare e ho idea che dal vivo funzionino... tra l'altro una vostra aficionadas mi ha detto che di tanto in tanto passate "make out fall out make up" nelle selection delle serate...
avrei anche un'altra richiesta. sarebbero gli Islands (ma la vedo moolto più difficile perchè questi sono canadesi e non vengono facilmente in europa e non credo che in italia nessuno perda tempo a fargli il booking) ed il cui debutto du Rough Trade di Aprile ("Return to the Sea" per chi interessato) a mio avviso è uno dei debutti dell'anno e considerando che sono per 2/3 gli ex Unicorns (altra band sconosciuta perloppiù dalle nostre parti ma che spaccava con il loro indie rock furibondo) ci sarebbe da divertirsi sicuro. rimediate il disco e ne riparliamo.
"Reservations" dei Sodastream a mio avviso è un rassunto in chiave-"ballata" di quello che sanno fare, puro mestiere rispetto al ben superiore "A Minor Revival". sulle loro capacità dal vivo non si discute però... emozionanti come pochi.
yann tiersen & shannon wright, gran disco. anche se ho visto yann in chiave elettrica dal vivo st'estate e mi ha deluso non poco...
antony non ne parliamo... è un usignolo, un angelo. faenza è nel mio cuore.
segnalo anch'io il 10 a gradara, sotto casa mia. vi dico solo che il teatrino ha 40-50 posti a sedere e se volete vi conviene prenotare...
Vorrei si mettesse a verbale il fatto che ieri sera al concerto dei Lambchop non tutti i bolognesi erano disertori: Arturo Compagnoni era seduto poco dietro di me! Rispetto!
I was born (a unicorn) potrebbe suonarlo qualcuno..magari è un pezzo che si adatta alle frequenze di pullo..
@alem6x:un'esperienza in comune! (recensione di 3 anni fa ma attuale sull'argomento di cui a questo post)
@kekko: Silvia, non la Silvia. Mamma fortunatamente siamo a Roma non a Milano: la Silvia, il Giorgio, il Pannella... Cacare, non cagare. Fica, non figa.
[...]
Nooo, queste non sono parolacce, questo è il linguaggio di noi giovani. Noi giovani parliamo così.
ciao a tutti - qui antonio strade blu. grandissimi lambchop ieri sera.
due riflessioni al volo.
1 - credo che anche a strade blu i lambchop non potrebbero mai fare il tutto esaurito. direi al massimo 250 max 300 persone. quelle che farebbero anche a ravenna.
2 - l'estate scorsa abbiamo provato a intercettare la loro unica data italiana, ma chiedevano circa 10 mila euro più tutto il resto. a queste condizioni è impossibile fare la patta, per chiunque. dunque quoto chris in tutto e per tutto. lode o onori a chi ce li ha portati sobbarcandosi il passivo.
3 - strade blu tiene biglietti molto bassi, come del resto il bronson. è una scelta secondo me molto azzeccata. non tutte le rassegne finanziate lo fanno. noi lo facciamo come scelta, diciamo, "politica", rinunciando a qualsiasi attivo. quando qualcuno dice che "ce lo possiamo permettere" rispondo che è vero. ce lo possiamo permettere scegliendo di rimanere hobbisti appassionati e di non avere un attivo neppure con 4-5-600 spettatori. è una scelta che ci rende liberi e contenti, e continuiamo così.
4 - i gusti sono sacri e rispetto quelli di tutti, specie di chi (diego) mi pare li abbia tutto sommato molto molto simili ai miei. infatti non capisco la premessa "senza nulla dare a chi citerò" prima di nominare strade blu. una premessa che mi suona un pò acidula.
a mio parere siamo una piccola tribù e siamo tutti sulla stessa barca. il bronson, verso cui nutro il massimo dei rispetti possibile, non fa sempre cose che mi piacciono. spesso le fa, ma non sempre.
immagino sia lo stesso per strade blu, come per chiunque scelga una sua linea artistica.
il bronson fa le sue cose, noi le nostre. credo sia molto importante che esistiamo entrambi, e che entrambi lavoriamo con una certa idea passionale della musica in una certa zona geografica. quindi, al contrario di diego, non dico questo "senza nulla dare" ma anzi "dando tutto il possibile" a quelli che si sbattono per la musica.
ciao - a presto
beh questo sembra un onesto intervento...
@alem6xrimini:
dai! allora c'è qualcuno che se n'è accorto che metto quel pezzo! perchè di solito sono sempre quei "pochi afetionados" che lo ballano..abbiamo già chiesto a cris di fare i Love is All..lui prende tempo...
per quanto riguarda gli Island (altro disco bellissimo)quest'estate c'era una data a marina romea ma poi il concerto è stato annulato, e credo che per un pò non si faranno vedere....ma queste cose le sa meglio cris di me in effetti...
saluti
Onestissimo...
@len: io è un po che salto il bronson il sabato...quale pezzo metti dei love is all?
gelo
sono 3 ore che non riesco a inserire commenti per cui la cosa mi fa un po' innervosire.
provavo a dire a diego che capisco la sua motivazione "emotiva", ma se continua così certe emozioni rimarranno nelle nostre camerette perchè nessuno produrrà più certi concerti. a meno (tanto per cominciare) di spostarli in luoghi e aree più adatte. lui fa l'esempio del masini che è parallelo a quello che facevo io del rasi. in ogni caso si riparla di romagna dove siamo in parecchi a seminare (non dimenticare il clandestino).
riguardo strade blu la differenza sta proprio nei finanziamenti a cui loro riescono ad accedere che gli permette di non rischiare nulla. qui a ravenna la nostra amministrazione è ancora ancorata ad antichi contratti e retaggi. speriamo di scardinare questo sistema prima che sia troppo tardi.
in poche parole noi pur tenendo i prezzi sotto controllo i concerti ce li rischiamo in tutto e per tutto di tasca nostra.
Sì Antonio, onestissimo. Ammetto che la frase così messa può essere infelicemente fraintesa. Se è così mi scuso, ergo rettifico: Intendevo con quella in un certo modo disimpegnarmi dal fare lo sponsor di qualcuno che già funziona alla grande. E poi sarebbe, diciamo così, un po' stupido sputare nel piatto dove mangio visto che fatico a ricordare tutti concerti di strade blu a cui ho assistito... ultimo quello dei Matmos (eccezionale) e su tutti quello del mio guru Will Oldham. Per non dimenticare quel fine conoscitore di grappe nostrane che è Howe Gelb.
Dunque mi sembra che si cerca di remare tutti nella stessa direzione...
alem6x: i love is all non sono così di nicchia come pensi. arturo (che vi saluta tutti e vi aspetta sabato) li ha già inseriti tra i suoi dischi dell'anno.
comunque terrò gli occhi aperti anche se ho paura che i costi siano già proibitivi o quasi
e poi volevo dire che era da tempo che cercavo l'occasione giusta per fare un post che uscisse dalle mura del bronson. vedo che l'operazione sembra riuscita perchè questi 40commenti fino ad ora sono da applausi per quanto sono pertinenti.
un ringraziamento particolare a kekko che ha dato il suo contributo nonostante ieri non fosse della partita. grazie kekko.
Chris, ti do atto, ma io parlavo di un'altra cosa...
non puoi rispondere a uno che ti chiede:
"ti è piaciuto il concerto?"
con un :
"c'era poca gente."
@gelo:
make out fall out make up . . .
grazie kekko.
i suoi contributi da assente sono sempre i migliori, vedasi innumerevoli post precedenti.
grazie kekko.
ieri sera ti ho risposto così?!
se sì, è perchè vedersi un concerto da oltre la metà dopo una corsa tra le nebbie per arrivare in tempo (e una partita tosta)non ti fa entrare così profondamente nel clima giusto.
un ambiente così grande lo rende ancora più difficile.
ma ci tenevo a vederli proprio perchè sapevo che altrimenti mi sarei perso qualcosa.
a me poi non tanto per fare delle classifiche ultimamente mi hanno emozionato su tutti i sodastream. ma ognuno ha i propri rimandi e i propri cortocircuiti.
Era la terza volta che vedevo i Lambchop e non pensavo che mi avrebbero ancora emozionato così.. e invece.. grazie Kurt!
Ho letto tutti i commenti e mi sembra che si stia svillupando un bel confronto, interessante soprattutto perchè mette in relazione chi va a vedere i concerti e chi si trova ad organizzarli, con passione e con tutte le difficoltà del caso, mancanza o comunque scarsità di luoghi adeguati per la musica dal vivo, poco pubblico che si muove per la proposte meno commerciali etc etc.. (ps: sono intervenuto anche perchè Chris si stava preoccupando per la mia assenza..). comunque bravi tutti.
@ len: beh che dire ringrazio te per metterli! io ho provato a metterli un paio di volte al velvet qui a rimini ("Spinning & Scratching" la traccia) ma ci fosse stata un'anima pia a ballarli... le tue playlist sono così simili alle mie che vederle ballate da così tanta gente entusiasta mi fa un enorme piacere, anche perchè in piccola parte mi fa sentire un po' al tuo posto...
@chris: ovviamente il mio discorso sul quanto i Love Is All possano essere di nicchia dipende dal fatto che qui praticamente non se li è filati nessuno e quando acquistai il disco da www.insound.com ad ottobre del 2005 erano di nicchia solo negli states. non dubito che compagnoni, gli attenti di sorta ecc, se li siano ben presi a cuore, anzi... ergo comunque, se non sono di nicchia meglio, perchè dal mio punto di vista meritano ancora più attenzione. è ovviamente uno dei dischi dell'anno anche per me e quindi ben venga se posso ballarlo al bronson! anzi ci conto! se poi chris riesci nel miracolo e spunti una data ben venga!
@ il ragazzo di strade blu: sobbarcarsi un'organizzazione di un concerto supportato da finanziamenti comunali è comunque un'agevolazione, sulla quale da fruitore degli eventi vostri non sputo sopra, ma ovviamente questo vi permette di richiare quel tanto che basta in più rispetto ad altre realtà che possono contare solo sulle proprie tasche. detto questo, la politica dei bassi prezzi è ragguardevole e per certe realtà che sono state portate in italia (e qui mi riferisco al revendero Oldham e al sempiterno Gleb) tantissimo di cappello. detto questo, io sarei stato volentieri a sborsare 18 euro per i lambchop e non biasimo facilmente chi apprezza certi autori e poi si fa scrupoli a pagare come si deve uno spettacolo che poi rimane vivido nella memoria e sulla pelle... come dicevo purtroppo non sono riuscito e purtroppo è un sacrificio, ma la passione e l'amore supportano o dovrebbero, i sacrifici in senso lato.
spero di non aver pisciato fuori dal vaso...
Davvero interessante oggi il blog...un sollievo leggervi e staccarmi ogni tanto dal lavoro...ma ho solo ora il tempo di scrivere...
piccole opinioni su ciò che si è detto...
non capisco come il prezzo di 18 euro possa scoraggiare ad andare ad un concerto...nessuno si stupisce di spendere molto di più per una cena al ristorante...e, seppur io per prima adori mangiare...cosa ti resta di una cena rispetto ad un concerto?
quelli che ieri sera non erano all'estragon direi che erano a sentire la len, cosa sempre piacevole soprattutto se accompagnata da buon vino e buona compagnia...
che esperienza il concerto dei matmos!! davvero un bel ricordo soprattutto per il contesto, la giusta dimensione...e poi rimasi scioccata da tutti gli input visivi e sonori, da ciò che avveniva sul palco...
un bel ricordo anche perchè è stato il primo concerto cosigliatomi da diego&kekko
Nel nord europa, Belgio ad esempio, ci sono luoghi finanziati anche dall'amministrazione pubblica, dove, spesso su tre o quattro sale diversamente attrezzate, il pubblico può vedere: teatro, danza, cinema, concerti etc etc o anche solo andare a bere, ballare.. tutto organizzato e gestito (bene) da ragazzi di 25-35 anni.. altro pianeta..
Argomento interessante.
In qualità di unico bolognese presente al concerto lascio anche il mio parere. Sono daccordo con Diego quando afferma che se anche fosse stato l'unico in sala per lui non sarebbe cambiato nulla e con Kekko quando scrive che la "grande" città offre molti eventi e induce a selezioni. A Bologna sono programmati almeno 3 concerti a settimana (mercoledì la rassegna Murato, venerdì e sabato al Covo) oltre alle date di Estragon, XM24, Sesto Senso e chissà che altro adesso mi sfugge.
Per il reto una sola nota a margine di una affermazione dello stesso Kekko: il fatto che l'unico sold out del poker estivo dell'Estragon siano stati i Violent Femmes non significa necessariamente che la gente "non capisce un cazzo di musica" ma semplicemente che dovendo effettuare selezioni il pubblico ha scelto di privilegiare un gruppo (Violent Femmes) che se è vero che non pubblica un disco decente dall'82 (diciamo '86 dai..) è anche vero che non si vedeva in Italia da anni, quando gli altri (Dinosaur Jr. e Yo La Tengo) erano passati più volte anche di recente, mentre gli Shellac sono decisamente meno noti degli altri nomi citati e dunque fuori classifica.
Infine, cambiando argomento: Love Is All. Il mio parere non fa testo, suppongo sarò l'unico a piazzarli in classifica. Chi li ha visti di recente a Parigi ne ha comunque parlato benissimo.
Supporto il tentativo di sbarco al Bronson.
art , kekko è un vero artista della provocazione...
Qualcuno dei presenti di ieri saprebbe tradurmi la storiella su Rumsfeld che ha raccontato il pianista dei Lambchop...? qualche madrelingua tipo Vale, Benny o Francesca!
Ridevano tutti...
volevo contribuire alla discussione odierna riportando paro paro il commento del sacerdote nero incontrato eretto e aggrappato al distillato dietro la consolle mixer dei Lambchop:
Sono tutti morti!
Lapidario e cinico come nessuno più sa essere!
sempre antonio - stavolta dal computer domestico
ancora una volta mi pare si remi in direzioni simili.
un'ultima precisazione, per chiarire un punto che mi pare poco a fuoco: i famigerati "soldi pubblici" non te li tirano dietro. bisogna andarli a cercare. fare progetti. aspettare mesi, anni.
è un pò come cercare uno sponsor, con la sola differenza che il settore pubblico paga spesso un anno dopo, e nel frattempo glieli metti TUTTI di tasca tua. senza che alla fine se ne fermi uno.
e spesso non arrivano neppure tutti.
credo che alla fine la differenza qualitativa sia COME spendi i soldi pubblici.
parliamo di "come" le rassegne spendono i soldi, di quanto "producono" in relazione a quello che costano.
qui ho qualche argomento da spendere, se serve.
c'è gente che coi soldi pubblici fa le vibrazioni, altri bonnie prince billy. mi pare che la discussione meriti di essere qui, non altrove.
sempre per chiarezza: noi abbiamo un pò di soldi pubblici, è vero. ma questo presuppone che non possiamo avere un bar, ad esempio. o uno sponsor molto ingombrante. o che dobbiamo fare cose anche in posti molto decentrati, quando le stesse cose altrove farebbero il doppio della gente.
non è tutto rose e fiori, garantisco. a strade blu si lavora tutti gratis per poter investire ogni singolo centesimo nel programma. questa è la nostra scelta, e la nostra risposta, mi ripeto, "politica".
poi: gran parte delle forme artistiche meno allineate campano di finanziamenti pubblici. perchè la musica spesso resti fuori è un mistero.
è chiaro però che un comune fa fatica a finanziare un circolo o un locale.
e poi a ravenna in effetti ci sono soggetti che intercettano molte risorse: Ravenna Festival, i Sonora vari...
insomma, è una selva un pò complessa
ciao - a.
perchè dov era la len a suonare?qua non ci tenete ben informati..
@ antonio: scusami antonio, non volevo essere dispersivo. so che bisogna conquistarseli i soldi statali e che è un po' come gli appalti. non sapevo però che venissero pagati dopo gli eventi quando pensavo che venissero stanziate delle cifre prima e poi si passasse all'organizzazione. un'associazione culturale di miei amici che organizza concerti anch'essa, si appoggia a piccoli fondi comunali che nel loro caso vengono elargiti prima che si organizzino eventi previo consiglio comunale e varie delibere... pensavo funzionasse così anche per voi, questo avrebbe implicato poter contare le alternative prima di doverle attuare (location, artista, ecc.)
poi è giustissimo ciò che dici. c'è chi con i soldi pubblici ci fa le vibrazioni (stiamo parlando dei vari coca cola live o algida sticazzi vero?) e mi sento liberissimo di disprezzare seppur in regime di democrazia da de gustibus.
detto questo ribadisco l'ammirazione per il lavoro che fate, che apprezzo per gli ottimi risultati e che incito affinchè continui ad interim...
è chiaro, i soldi pubblici bisogna andarli a intercettare, ma non bastano i progetti, bisogna avere il tempo e i ganci e i mentori giusti. e la chiudo qui. io non ho tutto questo tempo proprio perchè lo faccio di lavoro e non ho nemmeno tutta questa voglia di lisciare "quelli giusti". e la chiudo qui perchè ovviamente meglio antony e will che tutte le altre stronzate e su questo siamo d'accordo. io ho avuto un piccolissimo finanziamento per organizzare the evens (che infatti fu in gratuito) e marquez e lato oscuro della costa (anche questo in gratuito). ovviamente dopo un anno quei soldi non li ho ancora visti.
mi piacerebbe pensare alla meritocrazia e alla serietà ma in generale non sono i parametri in vigore.
personalmente non ho mai lisciato nessuno.
e l'unico gancio veramente buono che ho è un assessore regionale che tiene uncut e mojo nella sala d'attesa dell'assessorato.
ma in generale, quanto a leccaggi assortiti, hai ragione. ci sono altri, in zona, che lo fanno per mestiere.
quelli che illuminano tutto il ns movimento, il glorioso movimento indie.
hey hey, mei mei rock and roll can never lay.
ok antonio, da qui in avanti credo che potremmo capire solo io e te quello che ci stiamo dicendo per cui meglio andare a prendere quel caffè che non abbiamo mai bevuto assieme.
la mia opinione sul mei la conosci - dopo i sex pistols la più grande truffa del r'n'r
quando vuoi, chris. adesso vado a vedere guzzanti. buona serata a tutti.
@Borguez: il gioco di parole in realtà poteva far ridere in inglese, la traduzione così così: "Qual è la differenza tra Donald Rumsfeld e l'Hindenburg? Uno è un pallone pieno di gas nazista, l'altro un dirigibile"...
La mia sul MEI potete anche immaginarla, intanto ordinate un caffè anche per me :)
Detto questo me ne vado a prendere quel mio amico provocatore e si va a vedere l'ultimo di Sorrentino.
Statemi bene.
sì morphine credo che discograficamente i lambchop abbiano già detto tutto. non c'entra il sangiovese. ma kurt è un amico e fa sempre piacere ascoltarlo.
devi sapere che la leggenda narra che a nashville abbia un allevamento di maiali. e che li nutra con carne umana. un po' come un episodio inedito del preacher...
chissà.
ah Chris, non l'hai detto... il mio prima era solo un esempio!
posso già anticipare il commento del tuo prevedibile amico: mi ha fatto proprio cagare! perchè mr.crown legge nel pensiero...
@crown: sì, so cosa intendevi, era per fasse du' risate...
@crown: visto che sei da queste parti, un sacerdote più tardi? Anche per rifarci dall'inaspettata chiusura di ieri...
oh certo, anche perchè mi sto finedo una bottiglia di radicosa vendemmia 2002 magnum.
passo per un passito dal sacerdote tra un'oretta se non mi fermano per guida in stato di ebbrezza
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