bronson produzioni nasce a ravenna e si occupa della gestione di spazi e dell'organizzazione di eventi. adora il folk l'indie il r'n'r i drones l'electro, il post punk e l'underground nelle sue varie forme, l'arte e i percorsi controcorrente.
BRONSON - via cella 50 madonna dell'albero - ravenna
HANA-BI - spiaggia 72 - marina di ravenna
FARGO - vicolo padenna - ravenna centro
TRANSMISSIONS - NOBODADDY - MàNTICA
martedì, marzo 31, 2009
buzz aldrin
La musica dei bolognesi Buzz Aldrin, guidata dai synth, si può definire pop-dark-wave e richiama alla mente nomi come Pussy Galore, Cabaret Voltaire e Suicide. Il debutto live di qualche settimana fa al Locomotiv di Bologna ha stupito un po’ tutti ed è stato così commentato da Enzo Baruffaldi: “Partendo da riferimenti rumorosi come Wire e Cabaret Voltaire, hanno tirato fuori un set acido e alienato che andava diritto dalle parti dei Liars, costellato di voci dissonanti, ripetizioni ossessive e sorretto da ritmiche che rimbombavano cupe. Già al primo ascolto, per esempio, un pezzo come “In Star City” ti si conficca in testa e non ne vuole sapere di smettere di girare in tondo. Assolutamente da tenere d’occhio, vista anche l’imprevedibilità delle coordinate musicali”.
lunedì, marzo 30, 2009
torneremo presto su TRANSMISSIONS in maniera approfondita. nel frattempo abbandoniamo un attimo il lato oscuro e ci prepariamo ad un sabato decisamente più solare.
Sabato 4 aprile 2009, ore 22.00
DO NOT CRY FOR THE COUNTRY BOY (ITA/Folk)
featuring DE LA VEGA (Diego Sapignoli, Mirko Monduzzi, Antonio Gramentieri)
Guest: Buzz Aldrin (Ita)
Dietro lo pseudonimo di “Do Not Cry For The Country Boy" si cela Andrea Cola, voce dei disciolti cesenati Sunday Morning, e ora impegnato in questo progetto solitario di grande fascino. Dotato di una voce di ntevole impatto emotivo, Cola si muove attraverso atmosfere acustiche, che si differenziano dalla "quasi" omologata scena del nuovo folk, con un'attitudine ipnotica e quasi soul nell'approccio ai brani che interpreta. Che possono essere canzoni di Bob Dylan (“I shall be released”), come dei Jesus & Mary Chain (“Some candy talking”) o dei Velvet Underground (“Pale blue eyes”), dilatate e trasfigurate in ballate che si trasformano in qualcosa di assolutamente personale. Ma nel suo disco d’esordio omonimo “Do Not Cry for the Country Boy” inserisce anche "Hey little girl, I wanna be your boyfriend" dei Ramones, e, in una passeggiata che si fa via via più sicura e sostenuta nel passo, ci sono anche Neil Young (“After the goldrush”) e il gruppo femminile Shangri La’s (“The boy”). L'unico pezzo originale è "Bye Bye": in linea con l'atmosfera e il livello dell'intero lavoro. Un disco splendido, un grande talento, e un bel segreto nascosto della nostra scena alternativa.
E in occasione del concerto al Bronson Andrea Cola sarà accompagnato dai romagnoli De La Vega, nuovo progetto del batterista Diego Sapignoli (fondatore degli Aidoru, membro di Sea of Cortez, Uncode Duello, e Bevano Est, collaboratore di Bill Elm, Marc Ribot e tanti altri) insieme a Mirko Monduzzi e Antonio Gramentieri, entrambi provenienti dai Sea of Cortez.
Sabato 4 aprile 2009, ore 22.00
DO NOT CRY FOR THE COUNTRY BOY (ITA/Folk)
featuring DE LA VEGA (Diego Sapignoli, Mirko Monduzzi, Antonio Gramentieri)
Guest: Buzz Aldrin (Ita)
Dietro lo pseudonimo di “Do Not Cry For The Country Boy" si cela Andrea Cola, voce dei disciolti cesenati Sunday Morning, e ora impegnato in questo progetto solitario di grande fascino. Dotato di una voce di ntevole impatto emotivo, Cola si muove attraverso atmosfere acustiche, che si differenziano dalla "quasi" omologata scena del nuovo folk, con un'attitudine ipnotica e quasi soul nell'approccio ai brani che interpreta. Che possono essere canzoni di Bob Dylan (“I shall be released”), come dei Jesus & Mary Chain (“Some candy talking”) o dei Velvet Underground (“Pale blue eyes”), dilatate e trasfigurate in ballate che si trasformano in qualcosa di assolutamente personale. Ma nel suo disco d’esordio omonimo “Do Not Cry for the Country Boy” inserisce anche "Hey little girl, I wanna be your boyfriend" dei Ramones, e, in una passeggiata che si fa via via più sicura e sostenuta nel passo, ci sono anche Neil Young (“After the goldrush”) e il gruppo femminile Shangri La’s (“The boy”). L'unico pezzo originale è "Bye Bye": in linea con l'atmosfera e il livello dell'intero lavoro. Un disco splendido, un grande talento, e un bel segreto nascosto della nostra scena alternativa.
E in occasione del concerto al Bronson Andrea Cola sarà accompagnato dai romagnoli De La Vega, nuovo progetto del batterista Diego Sapignoli (fondatore degli Aidoru, membro di Sea of Cortez, Uncode Duello, e Bevano Est, collaboratore di Bill Elm, Marc Ribot e tanti altri) insieme a Mirko Monduzzi e Antonio Gramentieri, entrambi provenienti dai Sea of Cortez.
lunedì, marzo 23, 2009
TRANSMISSIONS 25/28MARZO
quello di vic chesnutt con elf power verrà di certo ricordato come uno dei picchi più commoventi e avvincenti dell'esperienza bronson. c'era gente, anche tanta, ma davvero mi aspettavo ancora di più. chi c'è ha sempre ragione e conserverà un ricordo prezioso. sarebbe stato perfetto per adele che però è ancora in spagna. un saluto a mauri che ha trovato il passaggio giusto e non se lo è lasciato sfuggire. un ringraziamento a ste che è stato un prezioso cicerone
TRANSMISSIONS è finalmente alle porte. è il più importante impegno organizzativo e progettuale di questi anni di bronson produzioni. dedicato al suono: origini destrutturazioni confini. lo abbiamo presentato in conferenza stampa questa mattina e ora tocca a voi. buon divertimento.
avventure nella musica contemporanea
anno due 25/28 marzo
Blixa Bargeld – Fennesz – KTL – Oren Ambarchi - Orthographe – Dario Neri - Punck – Black Fanfare – Lorenzo Senni – Juglandacee
Programma
Mercoledì 25 marzo
Nobodaddy/Teatro Rasi – Ore 22
Blixa Bargeld
(einsturzende neubauten)
“Rede Speech”
porte h20 ingresso 15
ascolti: trinity
Il berlinese Blixa Bargeld, leader dei leggendari Einstürzende Neubauten nonché ex chitarrista dei Bad Seeds di Nick Cave,è un personaggio che sin dagli anni 80 lascia un segno cruciale nella storia della musica contemporanea.
Rede/Speech è uno spettacolo teatrale-sperimentale, in cui si esplorano i confini del linguaggio e della musica. Microfoni, effetti, pedali, un paio di altoparlanti ed un mixer di fronte al palco; basta solo questo, a Blixa Bargeld, per creare manipolazioni vocali e suoni stratificati e complessi, in cui confluiscono trame ambient e sferragliate noise cupe e claustrofobiche, insieme a parti più morbide ed eteree. Una performance puramente linguistica, basata sulla emissione, registrazione, iterazione e sovrapposizione di sillabe, parole, frasi e vocalizzi. Se Blixa con i suoi Neubauten recupera e riutilizza materiali di scarto per (de)costruire nuova musica, qui, in questa azione, egli riesuma parole dimenticate e prive di significato, suoni viscerali che solo la sua anima profondamente berlinese può emettere.
Giovedì 26 marzo
Fargo Cafè – dalle 18 transmissions Dj set (morphine)
Galleria Ninapì – Ore 21
Orthographe – “Fuoco bianco su fuoco nero”
Dario Neri – “Macchine Sonore - Vibrazioni acustiche di strutture metalliche complesse"
Oren Ambarchi – “In the Pendulum’s Embrace”
posti limitati. consigliata prenotazione. 333 5744309
ingresso 10
Parte dalla tradizione, Oren Ambarchi. Chitarra, percussioni. Riformulare, trasformare, andare oltre sono però nel tempo diventati il suo credo, tanto che i suoni finali hanno ben poco di tradizionale, di comune, di previsto. C’è una tensione misteriosa e inafferrabile nei lavori di questo australiano coccolato dai maggiori personaggi della scena doom e di ricerca (Sunn O))), Fennesz), e l’ultimo solista, “In the Pendulum’s Embrace”, ne è lo splendido vessillo. wire lo definisce un "investigatore sonico"
Dario Neri è polistrumentista nonché tecnico del suono di lunga esperienza, il quale ha dato vita da qualche tempo ad un originalissimo progetto personale chiamato “Macchine Sonore”. E’ nel 2003 che Dario dà inizio allo studio sonoro su materiali metallici che è alla base di “Macchine Sonore - Vibrazioni acustiche di strutture metalliche complesse". Slegato dall’ascoltatore, dal suo meccanismo uditivo, dalla percezione sonora e da sensazioni che derivano dall’interpretazione personale, un suono, secondo Neri, è prima di tutto un suono. Unico per ogni sorgente sonora. Vibrazioni di corpi metallici, scelta delle forme, composizione chimica delle leghe determinanti unicità sonora, studio dei gradi di libertà, curiosità e casualità nell’esplorazione sonora di strutture metalliche complesse, sono tutti gli elementi messi in gioco. Caratteristica di ogni materiale è un suono "proprio" e la ricerca, nella costruzione di "Macchine Sonore", è dargli la possibilità di essere udito. L’idea, per il musicista romagnolo studioso di Fisica Acustica, nasce dalla curiosità di esplorare il suono delle vibrazioni meccaniche di materiali metallici di diverse forme, enfatizzando ed amplificando armoniche proprie dei materiali studiati, ma vicini alle soglie dell’udibile umano.
Orthographe (Alessandro Panzavolta, Angela Longo) è una compagnia romagnola nata nel 2004 attorno al lavoro di ricerca sui dispositivi ottici applicati alle arti visive, performative e teatrali. Il nome del gruppo deriva dal loro primo spettacolo, “Orthographe de la physionomie en mouvement”, una creazione per la Biennale di Venezia 2005 scelta dal direttore artistico Romeo Castellucci. “Fuoco bianco su fuoco nero”, il nuovo progetto degli Orthographe (luce di Alessandro Panzavolta e suoni di Lorenzo Senni), è stato finalista del “Premio Internazionale della performance”.
Venerdì 27 marzo
Fargo – dalle 18 transmissions Dj set (o'malley)
Galleria Ninapì – Ore 20
Orthographe – “Fuoco bianco su fuoco nero”
Bronson – Ore 21.30
Punck presenta “Red Desert Chronicles”
Fennesz presenta “Black Sea”
special guest: Peter Rehberg (ktl - editions mego)
dopo il concerto la serata continua con
Black Fanfare – Dj set
prevendita consigliata
“Black Sea”, infine, ultimo lavoro dell'artista austriaco, si presenta come la più profonda testimonianza della sua emotività e della sua poetica: le levigate ricercatezze linguistiche contaminate dal glitch e dall'industrial "ambientale" degli anni '60 di Endless Summer (già smussate nell'altro gioiello Venice) vengono qui azzerate del tutto permettendo agli istinti basilari di esprimersi nella maniera più spontanea possibile; il risultato non è nient'altro che una musica atmosferica, intensa e riverberata, una musica che non si limita a sperimentare concettualmente come accadeva nei precedenti lavori (di cui comunque viene qui ricalcata la sintassi formale ed espressiva) ma che, durante il suo scorrere, lascia fluire tutta la sua essenza più onirica ed eterea.
Punck è lo pseudonimo di Adriano Zanni, genio emergente di lap-top e field recordings. I suoi esperimenti sui suoni in presa diretta, i video rarefatti, la commistione di tecniche ne hanno fatto un sorvegliato speciale della stampa specialistica internazionale, prodiga di apprezzamenti anche in occasione dell’uscita del nuovo album, “Piallassa (red desert chronicles)”, rigoroso concept sui luoghi che hanno ispirato il Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni.
Dietro lo pseudonimo Black Fanfare si cela il giovane Demetrio Castellucci, nato nel 1989 a Cesena. Dal 2004 Demetrio ha iniziato a creare e a curare il tessuto sonoro dei Balli della Stoa di Cesena, progetto che lo ha portato ad elaborare un vero e proprio dialogo con il gesto coreografico. Dopo aver fatto parte del gruppo di elettronica melodica e vocale Icon Icon, Castellucci diventa Black Fanfare, in cui sia le performance live che i dj set fondono retaggi post-punk con l’avanguardia più pura.
Sabato 28 marzo
Fargo – dalle 18 transmissions Dj set (kekko)
Galleria Ninapì – Ore 20
Orthographe – “Fuoco bianco su fuoco nero”
Bronson – Ore 21.30
Lorenzo Senni – Solo electronic set
Juglandacee - Riccardo Baruzzi (turntable), Enrico Malatesta (percussioni) e Lorenzo Senni (laptop)
KTL presentano “IV” – UNICA DATA IN ITALIA
Stephen O'Malley: Guitar
Peter Rehberg: Computer & Synthesizer
prevendita consigliata
E’ dal genio visionario di Peter Rehberg (anche conosciuto come Pita) e Stephen O’Malley (fondatore dei SUNN O))) insieme a Greg Anderson) che nel 2006 nascono i KTL, un’incursione nel noise e nella computer music quanto nel black metal, volta a creare atmosfere vagamente inquietanti, enigmatiche e profondamente evocative. “IV” è il loro nuovo album, un lavoro in cui il contrasto sonoro ed emotivo tra il buio e la luce raggiungono una forza inedita.
LORENZO SENNI
Lorenzo Senni è autore di un potente e astratto flusso di computer music estrema. Fondatore dell’etichetta Presto!? Records, produce musica elettronica, elettro-acustica e sound art per conto di artisti di calibro internazionale.
JUGLANDACEE
Juglandacee è un trio di improvvisazione elettro-acustica che comprende Riccardo Baruzzi (turntable), Enrico Malatesta (percussion) e Lorenzo Senni (laptop). Questo progetto concentra diverse influenze derivanti dai diversi campi di azione da cui proviene ognuno dei componenti: dal minimalismo elettro-acustico, alle sfuriate noise fino a paesaggi di free jazz dilatato. Tutto il dinamismo dell'improvvisazione radicale.
www.myspace.com/juglandacee
A seguire:
Indie Electro Sessions
Nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 sarà a disposizione del pubblico
una navetta gratuita per recarsi dal Fargo e dalla galleria Ninapì verso Bronson e ritorno
info 3332097141
bronson - via cella 50 - madonna dell'albero - ravenna
teatro rasi - via di roma 39 - ravenna
galleria ninapì - via pascoli 31 - ravenna
fargo cafè - via girolamo rossi 17 - ravenna
TRANSMISSIONS è finalmente alle porte. è il più importante impegno organizzativo e progettuale di questi anni di bronson produzioni. dedicato al suono: origini destrutturazioni confini. lo abbiamo presentato in conferenza stampa questa mattina e ora tocca a voi. buon divertimento.
avventure nella musica contemporanea
anno due 25/28 marzo
Blixa Bargeld – Fennesz – KTL – Oren Ambarchi - Orthographe – Dario Neri - Punck – Black Fanfare – Lorenzo Senni – Juglandacee
Programma
Mercoledì 25 marzo
Nobodaddy/Teatro Rasi – Ore 22
Blixa Bargeld
(einsturzende neubauten)
“Rede Speech”
porte h20 ingresso 15
ascolti: trinity
Il berlinese Blixa Bargeld, leader dei leggendari Einstürzende Neubauten nonché ex chitarrista dei Bad Seeds di Nick Cave,è un personaggio che sin dagli anni 80 lascia un segno cruciale nella storia della musica contemporanea.
Rede/Speech è uno spettacolo teatrale-sperimentale, in cui si esplorano i confini del linguaggio e della musica. Microfoni, effetti, pedali, un paio di altoparlanti ed un mixer di fronte al palco; basta solo questo, a Blixa Bargeld, per creare manipolazioni vocali e suoni stratificati e complessi, in cui confluiscono trame ambient e sferragliate noise cupe e claustrofobiche, insieme a parti più morbide ed eteree. Una performance puramente linguistica, basata sulla emissione, registrazione, iterazione e sovrapposizione di sillabe, parole, frasi e vocalizzi. Se Blixa con i suoi Neubauten recupera e riutilizza materiali di scarto per (de)costruire nuova musica, qui, in questa azione, egli riesuma parole dimenticate e prive di significato, suoni viscerali che solo la sua anima profondamente berlinese può emettere.
Giovedì 26 marzo
Fargo Cafè – dalle 18 transmissions Dj set (morphine)
Galleria Ninapì – Ore 21
Orthographe – “Fuoco bianco su fuoco nero”
Dario Neri – “Macchine Sonore - Vibrazioni acustiche di strutture metalliche complesse"
Oren Ambarchi – “In the Pendulum’s Embrace”
posti limitati. consigliata prenotazione. 333 5744309
ingresso 10
Parte dalla tradizione, Oren Ambarchi. Chitarra, percussioni. Riformulare, trasformare, andare oltre sono però nel tempo diventati il suo credo, tanto che i suoni finali hanno ben poco di tradizionale, di comune, di previsto. C’è una tensione misteriosa e inafferrabile nei lavori di questo australiano coccolato dai maggiori personaggi della scena doom e di ricerca (Sunn O))), Fennesz), e l’ultimo solista, “In the Pendulum’s Embrace”, ne è lo splendido vessillo. wire lo definisce un "investigatore sonico"
Dario Neri è polistrumentista nonché tecnico del suono di lunga esperienza, il quale ha dato vita da qualche tempo ad un originalissimo progetto personale chiamato “Macchine Sonore”. E’ nel 2003 che Dario dà inizio allo studio sonoro su materiali metallici che è alla base di “Macchine Sonore - Vibrazioni acustiche di strutture metalliche complesse". Slegato dall’ascoltatore, dal suo meccanismo uditivo, dalla percezione sonora e da sensazioni che derivano dall’interpretazione personale, un suono, secondo Neri, è prima di tutto un suono. Unico per ogni sorgente sonora. Vibrazioni di corpi metallici, scelta delle forme, composizione chimica delle leghe determinanti unicità sonora, studio dei gradi di libertà, curiosità e casualità nell’esplorazione sonora di strutture metalliche complesse, sono tutti gli elementi messi in gioco. Caratteristica di ogni materiale è un suono "proprio" e la ricerca, nella costruzione di "Macchine Sonore", è dargli la possibilità di essere udito. L’idea, per il musicista romagnolo studioso di Fisica Acustica, nasce dalla curiosità di esplorare il suono delle vibrazioni meccaniche di materiali metallici di diverse forme, enfatizzando ed amplificando armoniche proprie dei materiali studiati, ma vicini alle soglie dell’udibile umano.
Orthographe (Alessandro Panzavolta, Angela Longo) è una compagnia romagnola nata nel 2004 attorno al lavoro di ricerca sui dispositivi ottici applicati alle arti visive, performative e teatrali. Il nome del gruppo deriva dal loro primo spettacolo, “Orthographe de la physionomie en mouvement”, una creazione per la Biennale di Venezia 2005 scelta dal direttore artistico Romeo Castellucci. “Fuoco bianco su fuoco nero”, il nuovo progetto degli Orthographe (luce di Alessandro Panzavolta e suoni di Lorenzo Senni), è stato finalista del “Premio Internazionale della performance”.
Venerdì 27 marzo
Fargo – dalle 18 transmissions Dj set (o'malley)
Galleria Ninapì – Ore 20
Orthographe – “Fuoco bianco su fuoco nero”
Bronson – Ore 21.30
Punck presenta “Red Desert Chronicles”
Fennesz presenta “Black Sea”
special guest: Peter Rehberg (ktl - editions mego)
dopo il concerto la serata continua con
Black Fanfare – Dj set
prevendita consigliata
“Black Sea”, infine, ultimo lavoro dell'artista austriaco, si presenta come la più profonda testimonianza della sua emotività e della sua poetica: le levigate ricercatezze linguistiche contaminate dal glitch e dall'industrial "ambientale" degli anni '60 di Endless Summer (già smussate nell'altro gioiello Venice) vengono qui azzerate del tutto permettendo agli istinti basilari di esprimersi nella maniera più spontanea possibile; il risultato non è nient'altro che una musica atmosferica, intensa e riverberata, una musica che non si limita a sperimentare concettualmente come accadeva nei precedenti lavori (di cui comunque viene qui ricalcata la sintassi formale ed espressiva) ma che, durante il suo scorrere, lascia fluire tutta la sua essenza più onirica ed eterea.
Punck è lo pseudonimo di Adriano Zanni, genio emergente di lap-top e field recordings. I suoi esperimenti sui suoni in presa diretta, i video rarefatti, la commistione di tecniche ne hanno fatto un sorvegliato speciale della stampa specialistica internazionale, prodiga di apprezzamenti anche in occasione dell’uscita del nuovo album, “Piallassa (red desert chronicles)”, rigoroso concept sui luoghi che hanno ispirato il Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni.
Dietro lo pseudonimo Black Fanfare si cela il giovane Demetrio Castellucci, nato nel 1989 a Cesena. Dal 2004 Demetrio ha iniziato a creare e a curare il tessuto sonoro dei Balli della Stoa di Cesena, progetto che lo ha portato ad elaborare un vero e proprio dialogo con il gesto coreografico. Dopo aver fatto parte del gruppo di elettronica melodica e vocale Icon Icon, Castellucci diventa Black Fanfare, in cui sia le performance live che i dj set fondono retaggi post-punk con l’avanguardia più pura.
Sabato 28 marzo
Fargo – dalle 18 transmissions Dj set (kekko)
Galleria Ninapì – Ore 20
Orthographe – “Fuoco bianco su fuoco nero”
Bronson – Ore 21.30
Lorenzo Senni – Solo electronic set
Juglandacee - Riccardo Baruzzi (turntable), Enrico Malatesta (percussioni) e Lorenzo Senni (laptop)
KTL presentano “IV” – UNICA DATA IN ITALIA
Stephen O'Malley: Guitar
Peter Rehberg: Computer & Synthesizer
prevendita consigliata
E’ dal genio visionario di Peter Rehberg (anche conosciuto come Pita) e Stephen O’Malley (fondatore dei SUNN O))) insieme a Greg Anderson) che nel 2006 nascono i KTL, un’incursione nel noise e nella computer music quanto nel black metal, volta a creare atmosfere vagamente inquietanti, enigmatiche e profondamente evocative. “IV” è il loro nuovo album, un lavoro in cui il contrasto sonoro ed emotivo tra il buio e la luce raggiungono una forza inedita.
LORENZO SENNI
Lorenzo Senni è autore di un potente e astratto flusso di computer music estrema. Fondatore dell’etichetta Presto!? Records, produce musica elettronica, elettro-acustica e sound art per conto di artisti di calibro internazionale.
JUGLANDACEE
Juglandacee è un trio di improvvisazione elettro-acustica che comprende Riccardo Baruzzi (turntable), Enrico Malatesta (percussion) e Lorenzo Senni (laptop). Questo progetto concentra diverse influenze derivanti dai diversi campi di azione da cui proviene ognuno dei componenti: dal minimalismo elettro-acustico, alle sfuriate noise fino a paesaggi di free jazz dilatato. Tutto il dinamismo dell'improvvisazione radicale.
www.myspace.com/juglandacee
A seguire:
Indie Electro Sessions
Nelle giornate di venerdì 27 e sabato 28 sarà a disposizione del pubblico
una navetta gratuita per recarsi dal Fargo e dalla galleria Ninapì verso Bronson e ritorno
info 3332097141
bronson - via cella 50 - madonna dell'albero - ravenna
teatro rasi - via di roma 39 - ravenna
galleria ninapì - via pascoli 31 - ravenna
fargo cafè - via girolamo rossi 17 - ravenna
sabato, marzo 21, 2009
vic chesnutt with elf power we are mean
questa sera finalmente vic chesnutt with elf power.
porte h21,30. attenzione: il concerto di elf power inizierà puntuale alle 22
a seguire indie electro sessions
porte h21,30. attenzione: il concerto di elf power inizierà puntuale alle 22
a seguire indie electro sessions
giovedì, marzo 19, 2009
rede speech
mi pare di capire che sabato per vic chesnutt con elf power sarete in tanti, più probabilmente tantissimi. così sia.
nel frattempo scatta il conto alla rovescia per TRANSMISSIONS (avventure nella musica contemporanea) che inaugurerà mercoledì 25 marzo con il concerto/spettacolo di blixa bargeld presso il teatro rasi. porte h20. ascolti a cura di trinity. ingresso 15, prevendite qui, oppure è possibile prenotare un posto in prima fila direttamente chiamando il teatro 0544 36239.
presentazione
Il berlinese Blixa Bargeld, leader dei leggendari Einstürzende Neubauten nonché ex chitarrista dei Bad Seeds di Nick Cave,è un personaggio che sin dagli anni 80 lascia un segno cruciale nella storia della musica contemporanea.
Rede/Speech è uno spettacolo teatrale-sperimentale, in cui si esplorano i confini del linguaggio e della musica. Microfoni, effetti, pedali, un paio di altoparlanti ed un mixer di fronte al palco; basta solo questo, a Blixa Bargeld, per creare manipolazioni vocali e suoni stratificati e complessi, in cui confluiscono trame ambient e sferragliate noise cupe e claustrofobiche, insieme a parti più morbide ed eteree. Una performance puramente linguistica, basata sulla emissione, registrazione, iterazione e sovrapposizione di sillabe, parole, frasi e vocalizzi. Se Blixa con i suoi Neubauten recupera e riutilizza materiali di scarto per (de)costruire nuova musica, qui, in questa azione, egli riesuma parole dimenticate e prive di significato, suoni viscerali che solo la sua anima profondamente berlinese può emettere.
iscriviti all'evento su facebook
iscriviti all'evento su last fm
nel frattempo scatta il conto alla rovescia per TRANSMISSIONS (avventure nella musica contemporanea) che inaugurerà mercoledì 25 marzo con il concerto/spettacolo di blixa bargeld presso il teatro rasi. porte h20. ascolti a cura di trinity. ingresso 15, prevendite qui, oppure è possibile prenotare un posto in prima fila direttamente chiamando il teatro 0544 36239.
presentazione
Il berlinese Blixa Bargeld, leader dei leggendari Einstürzende Neubauten nonché ex chitarrista dei Bad Seeds di Nick Cave,è un personaggio che sin dagli anni 80 lascia un segno cruciale nella storia della musica contemporanea.
Rede/Speech è uno spettacolo teatrale-sperimentale, in cui si esplorano i confini del linguaggio e della musica. Microfoni, effetti, pedali, un paio di altoparlanti ed un mixer di fronte al palco; basta solo questo, a Blixa Bargeld, per creare manipolazioni vocali e suoni stratificati e complessi, in cui confluiscono trame ambient e sferragliate noise cupe e claustrofobiche, insieme a parti più morbide ed eteree. Una performance puramente linguistica, basata sulla emissione, registrazione, iterazione e sovrapposizione di sillabe, parole, frasi e vocalizzi. Se Blixa con i suoi Neubauten recupera e riutilizza materiali di scarto per (de)costruire nuova musica, qui, in questa azione, egli riesuma parole dimenticate e prive di significato, suoni viscerali che solo la sua anima profondamente berlinese può emettere.
iscriviti all'evento su facebook
iscriviti all'evento su last fm
martedì, marzo 17, 2009
vic chesnutt with elf power
e finalmente arriva vic chesnutt e per giunta con gli elf power.
ultimamente ho cercato di centellinare i toni trionfalistici proprio per riservarli in occasione di questo avvento e poi ancora avrò modo di ripetermi la prossima settimana che sarà interamente dedicata a transmissions.
dopo una carriera in solo a cantare il lato oscuro dell'esistenza vic chesnutt si rimette improvvisamente in gioco firmando due album che alessandro fogli non esiterebbe a definire epocali. per questo rientro in grande stile si apre a nuove collaborazioni appogiandosi ai due collettivi oggetto del culto di migliaia di fans sparsi per il globo: constellations prima ed elephant 6 poi, anche se nel suo passato è d'obbligo ricordare una collaborazione con i lambchop in veste di backin band.
due album consecutivi dunque, a firma vic chesnutt che fanno letteralmente gridare al miracolo, ritagliandosi ampi spazi nelle classifiche di fine anno consecutivamente nel 2007 e 2008. dapprima aveva sorpreso tutti con questo rientro a cuore aperto: struggente, glaciale, minimale e letale appongiandosi ai tipi di silver mount zion e alla produzione di guy picciotto (fugazi, lo preciso per i più distratti). north star deserter ha incrinato non pochi cuori, rovinando i pomeriggi e le notti di molti di noi. già all'epoca tentai svariate strade per portarlo fin da queste parti, ma non è cosa semplice, visto che il buon chesnutt è costretto su una sedia a rotelle dal 1983 e la sua vita è segnata dall'abuso di alcol e droghe e da varie fasi di depressione profonda che sono sfociate in diversi tentativi di suicidio. scoperto ad athens nientemeno che da michael stipe e peter buck (rem, sempre per i più distratti). sulle ali di una ritrovata ispirazione compositiva riparte dagli elf power (giro elefant 6) e ci regala il risvolto della medaglia. un album perfetto all'incrocio tra rock folk e psichedelia. a volte scanzonato a volte visionario a volte cinico e disilluso. un album che non ho esitato a piazzare sul podio dei miei preferiti dell'anno appena trascorso.
vic chesnutt arriva per la prima volta in italia. evento nell'evento accompagnato dagli elf power.
ecco non ci sono se e non ci sono ma. qui bisogna esserci. a tutti i costi.
porte h21,30 ingresso 13 + ddp oppure 15 alla porta.
diffondete il verbo, i vostri amici vi ringrazieranno.
ultimamente ho cercato di centellinare i toni trionfalistici proprio per riservarli in occasione di questo avvento e poi ancora avrò modo di ripetermi la prossima settimana che sarà interamente dedicata a transmissions.
dopo una carriera in solo a cantare il lato oscuro dell'esistenza vic chesnutt si rimette improvvisamente in gioco firmando due album che alessandro fogli non esiterebbe a definire epocali. per questo rientro in grande stile si apre a nuove collaborazioni appogiandosi ai due collettivi oggetto del culto di migliaia di fans sparsi per il globo: constellations prima ed elephant 6 poi, anche se nel suo passato è d'obbligo ricordare una collaborazione con i lambchop in veste di backin band.
due album consecutivi dunque, a firma vic chesnutt che fanno letteralmente gridare al miracolo, ritagliandosi ampi spazi nelle classifiche di fine anno consecutivamente nel 2007 e 2008. dapprima aveva sorpreso tutti con questo rientro a cuore aperto: struggente, glaciale, minimale e letale appongiandosi ai tipi di silver mount zion e alla produzione di guy picciotto (fugazi, lo preciso per i più distratti). north star deserter ha incrinato non pochi cuori, rovinando i pomeriggi e le notti di molti di noi. già all'epoca tentai svariate strade per portarlo fin da queste parti, ma non è cosa semplice, visto che il buon chesnutt è costretto su una sedia a rotelle dal 1983 e la sua vita è segnata dall'abuso di alcol e droghe e da varie fasi di depressione profonda che sono sfociate in diversi tentativi di suicidio. scoperto ad athens nientemeno che da michael stipe e peter buck (rem, sempre per i più distratti). sulle ali di una ritrovata ispirazione compositiva riparte dagli elf power (giro elefant 6) e ci regala il risvolto della medaglia. un album perfetto all'incrocio tra rock folk e psichedelia. a volte scanzonato a volte visionario a volte cinico e disilluso. un album che non ho esitato a piazzare sul podio dei miei preferiti dell'anno appena trascorso.
vic chesnutt arriva per la prima volta in italia. evento nell'evento accompagnato dagli elf power.
ecco non ci sono se e non ci sono ma. qui bisogna esserci. a tutti i costi.
porte h21,30 ingresso 13 + ddp oppure 15 alla porta.
diffondete il verbo, i vostri amici vi ringrazieranno.
mercoledì, marzo 11, 2009
UOCHI TOKI
“Libro Audio” La Tempesta Dischi 12 tracce 60 minuti 36 personaggi
Quello che state ascoltando o ascolterete è il nuovo disco degli Uochi Toki, si intitola “Libro Audio”. Vi consigliamo di ascoltarlo per intero come se steste leggendo e seguendo un libro, appunto; tuttavia il libro disco si presta anche all’ascolto di brani singoli, visto che si tratta di una serie di racconti legati da un filo conduttore. Potete anche ascoltarlo come un disco rap sperimentale, se volete. Oppure come se qualcuno vi stesse narrando degli aneddoti più o meno verosimili durante una selezione musicale sulla quale non è importante ballare. I suoni che usciranno dal vostro impianto sono ricavati in varie maniere: alcuni sono generati da macchine analogiche costruite in casa, altri sono toni puri campionati e passati in analogico, altri ancora sono campionamenti ri-arrangiati presi da brani di genere vario. Un orecchio attento potrebbe riconoscere frammenti di Kyuss e Queens Of The Stone Age, Secret Chiefs 3, Metallica, Meshuggah, Converge, Pig Destroyer, Bela Bartok, Bhoren and Der Club of Gore, come anche campioni ricavati da dischi di dance anni novanta o da videogames e batterie campionate ad esempio da Ephel Duat e Tre Allegri Ragazzi Morti; i campioni sono ovviamente trattati in maniera da non suonare come nei pezzi originali, per volontà interpretativa ancor prima che per motivi di copyright. Si tratta comunque di campionamenti che appartengono alla gamma dei nostri ascolti attuali (definiamole "influenze"), anche se, come genere, i gruppi elencati non hanno niente a che vedere con noi; parlando di attitudine invece il discorso sulle influenze cambia. Il disco è stato prodotto, registrato, mixato ed editato da Riccardo Gamondi (Rico), uno dei due componenti della band, nel suo studio di Pontecurone (myspace.com/fiscerprais), la masterizzazione è invece curata da Ielo Alessandro (la jacquerie) e Riccardo Gamondi al Mongolotrophie Recurdz Studio. Le tracce sono ordinate seguendo una sequenza precisa, un percorso dal reale all’immaginario, tratteggiato attraverso la descrizione di personaggi e del loro rapporto con i contesti. Nella prima parte del disco, ovvero dalla traccia 1 alla traccia 6, i personaggi non sono altri se non Matteo Palma (Napo), autore e interprete dei testi, e i suoi amici o in alcuni casi i parenti; su di essi vengono raccontati aneddoti, decisioni, posizioni, comportamenti ed errori sempre in progressione dal più al meno verosimile. Dalla traccia numero 7 alla numero 12, invece, abbiamo personaggi immaginari che, mantenendo sempre l’ordine crescente, si distaccano man mano dalla verosimiglianza e vengono lasciati sempre più liberi di agire indisturbati. Il trucco che si gioca dietro alle figure descritte in questa seconda parte del disco, è quello di inserire personaggi irreali (che hanno possibilità superiori o diverse rispetto ad una persona reale) in contesti assolutamente reali, così da riprodurre l’effetto visionario di chi possiede una immaginazione molto sviluppata e se la vede esplodere addosso nei momenti di tensione reale. Di queste tracce ne è stata scelta una per la realizzazione un video, in collaborazione con Crysis 999 (myspace.com/crysis999); la traccia in questione è “Il Ladro”, una delle più brevi e lineari del disco, che racconta una storia inventata molto scorrevole e immediata. Il plot del video non è altro che la trasposizione di tale storia in una animazione sincronica al testo, diretta e montata appunto da Crysis999 e disegnata da LapisNiger (www.lapisniger.blogspot.com) ovvero lo pseudonimo da illustratore di Napo. L’artwork della copertina è curato sempre da Napo come LapisNiger (aiutato nel layout da Alessandro Baronciani) con le fotografie di Chiara Balza (flickr.com/photos/unoundici) mantenendo il tema del rapporto tra reale e immaginario e tra persona e spazio. Il disco verrà portato dal vivo ad eccezione di un paio di tracce che, essendo estremamente introspettive, sono più funzionali all’ascolto privato rispetto a quello degli ambienti live, poiché tali ambienti necessitano attenzione immediata ed impatto. In ogni caso i live non saranno delle riproduzioni esatte del disco in quanto il bisogno di dinamicità e di continua progressione ci spingerà sicuramente a proporre una parte audio rielaborata e rielaborabile. Per quanto riguarda la scaletta dei testi invece, pur prediligendo gli scritti di questo disco, integreremo attingendo dal materiale dei dischi precedenti. Gli obiettivi di questo disco sono di mostrare l’operato audio-letterario* e umano di alcuni individui, ad un numero di ascoltatori preferibilmente vasto per fornire una libera alternativa ai vari modi di intendere un gruppo rap, una band, un tecnico del suono e uno scrittore, senza ricorrere all’espediente di portare in giro un metaforico circo di freaks. In parole povere sottolineare delle differenze e renderle integrabili. In parole superficiali, proporre INTERGROUND al posto di underground o mainstream. Buon Ascolto.
Napo e Rico _ Uochi Toki
T R A C K L I S T 01. Il Cinico 02. I Mangiatori di Patate 03. Il Nonno, il Bisnonno 04. Il Ballerino 05. Il Non-Illuminato 06. L’Osservatore, L’Osservatore Primo 07. Il Ladro 08. Il Piromane 09. Il Claustròfilo 10. Lo Spadaccino 11. Il Necromante 12. La Bestia
uochi toki suoneranno al bronson sabato 14 marzo
guest: black fanfare (demetrio castellucci eugenio resta).
porte h22. ingresso 6.
a seguire indie electro sessions
sarò originale: da non perdere
Quello che state ascoltando o ascolterete è il nuovo disco degli Uochi Toki, si intitola “Libro Audio”. Vi consigliamo di ascoltarlo per intero come se steste leggendo e seguendo un libro, appunto; tuttavia il libro disco si presta anche all’ascolto di brani singoli, visto che si tratta di una serie di racconti legati da un filo conduttore. Potete anche ascoltarlo come un disco rap sperimentale, se volete. Oppure come se qualcuno vi stesse narrando degli aneddoti più o meno verosimili durante una selezione musicale sulla quale non è importante ballare. I suoni che usciranno dal vostro impianto sono ricavati in varie maniere: alcuni sono generati da macchine analogiche costruite in casa, altri sono toni puri campionati e passati in analogico, altri ancora sono campionamenti ri-arrangiati presi da brani di genere vario. Un orecchio attento potrebbe riconoscere frammenti di Kyuss e Queens Of The Stone Age, Secret Chiefs 3, Metallica, Meshuggah, Converge, Pig Destroyer, Bela Bartok, Bhoren and Der Club of Gore, come anche campioni ricavati da dischi di dance anni novanta o da videogames e batterie campionate ad esempio da Ephel Duat e Tre Allegri Ragazzi Morti; i campioni sono ovviamente trattati in maniera da non suonare come nei pezzi originali, per volontà interpretativa ancor prima che per motivi di copyright. Si tratta comunque di campionamenti che appartengono alla gamma dei nostri ascolti attuali (definiamole "influenze"), anche se, come genere, i gruppi elencati non hanno niente a che vedere con noi; parlando di attitudine invece il discorso sulle influenze cambia. Il disco è stato prodotto, registrato, mixato ed editato da Riccardo Gamondi (Rico), uno dei due componenti della band, nel suo studio di Pontecurone (myspace.com/fiscerprais), la masterizzazione è invece curata da Ielo Alessandro (la jacquerie) e Riccardo Gamondi al Mongolotrophie Recurdz Studio. Le tracce sono ordinate seguendo una sequenza precisa, un percorso dal reale all’immaginario, tratteggiato attraverso la descrizione di personaggi e del loro rapporto con i contesti. Nella prima parte del disco, ovvero dalla traccia 1 alla traccia 6, i personaggi non sono altri se non Matteo Palma (Napo), autore e interprete dei testi, e i suoi amici o in alcuni casi i parenti; su di essi vengono raccontati aneddoti, decisioni, posizioni, comportamenti ed errori sempre in progressione dal più al meno verosimile. Dalla traccia numero 7 alla numero 12, invece, abbiamo personaggi immaginari che, mantenendo sempre l’ordine crescente, si distaccano man mano dalla verosimiglianza e vengono lasciati sempre più liberi di agire indisturbati. Il trucco che si gioca dietro alle figure descritte in questa seconda parte del disco, è quello di inserire personaggi irreali (che hanno possibilità superiori o diverse rispetto ad una persona reale) in contesti assolutamente reali, così da riprodurre l’effetto visionario di chi possiede una immaginazione molto sviluppata e se la vede esplodere addosso nei momenti di tensione reale. Di queste tracce ne è stata scelta una per la realizzazione un video, in collaborazione con Crysis 999 (myspace.com/crysis999); la traccia in questione è “Il Ladro”, una delle più brevi e lineari del disco, che racconta una storia inventata molto scorrevole e immediata. Il plot del video non è altro che la trasposizione di tale storia in una animazione sincronica al testo, diretta e montata appunto da Crysis999 e disegnata da LapisNiger (www.lapisniger.blogspot.com) ovvero lo pseudonimo da illustratore di Napo. L’artwork della copertina è curato sempre da Napo come LapisNiger (aiutato nel layout da Alessandro Baronciani) con le fotografie di Chiara Balza (flickr.com/photos/unoundici) mantenendo il tema del rapporto tra reale e immaginario e tra persona e spazio. Il disco verrà portato dal vivo ad eccezione di un paio di tracce che, essendo estremamente introspettive, sono più funzionali all’ascolto privato rispetto a quello degli ambienti live, poiché tali ambienti necessitano attenzione immediata ed impatto. In ogni caso i live non saranno delle riproduzioni esatte del disco in quanto il bisogno di dinamicità e di continua progressione ci spingerà sicuramente a proporre una parte audio rielaborata e rielaborabile. Per quanto riguarda la scaletta dei testi invece, pur prediligendo gli scritti di questo disco, integreremo attingendo dal materiale dei dischi precedenti. Gli obiettivi di questo disco sono di mostrare l’operato audio-letterario* e umano di alcuni individui, ad un numero di ascoltatori preferibilmente vasto per fornire una libera alternativa ai vari modi di intendere un gruppo rap, una band, un tecnico del suono e uno scrittore, senza ricorrere all’espediente di portare in giro un metaforico circo di freaks. In parole povere sottolineare delle differenze e renderle integrabili. In parole superficiali, proporre INTERGROUND al posto di underground o mainstream. Buon Ascolto.
Napo e Rico _ Uochi Toki
T R A C K L I S T 01. Il Cinico 02. I Mangiatori di Patate 03. Il Nonno, il Bisnonno 04. Il Ballerino 05. Il Non-Illuminato 06. L’Osservatore, L’Osservatore Primo 07. Il Ladro 08. Il Piromane 09. Il Claustròfilo 10. Lo Spadaccino 11. Il Necromante 12. La Bestia
uochi toki suoneranno al bronson sabato 14 marzo
guest: black fanfare (demetrio castellucci eugenio resta).
porte h22. ingresso 6.
a seguire indie electro sessions
sarò originale: da non perdere
lunedì, marzo 09, 2009
cercavo cassano e ho trovato marco di vaio
il bronson davvero non finisce mai di stupirmi e quello che alla vigilia poteva sembrare un sabato sottotono si è rivelato uno dei più riusciti e divertenti della stagione con bella maggiornaza di rappresentanza femminile. finalone della len affiancata da pit calcutta sul più bello. così è con umore dei migliori che riposo qualche ora dopo il rientro all'alba, per poi partire verso bologna destinazione dall'ara con pier (quello del fargo) come compagno d'avventure e cecca (quello di estragon) a fare gli onori di casa. sono venuto per vedere cassano da vicino e pretendo la tribuna coperta per godermi lo spettacolo nel migliore dei modi. lele e la cricca bolognese sono come sempre a soffrire in curva.
fischio d'inizio e subito due lampi della sampdoria, ma è fuoco di paglia. match narcotizzato per quasi un tempo. certo, un cassano svogliato è comunque in grado di accendere la luce con un paio di aperture delle sue e il presunto brasiliano dyego rocha coelho ci fa passare bei momenti in allegria tra tuffi nel vuoto, recuperi, punizioni in curva, stop funambolici con quella palla col coniglio dentro, mai doma tra i suoi piedi. ma quando meno te lo aspetti spunta dietro tutti marco di vaio e cambia tutto. nel secondo tempo il pomeriggio si scalda e fantantonio prova a caricarsi sulle spalle una samp stanca dalle fatiche di coppa. il bologna soffre tantissimo, ma un ottimo amoroso entra dalla panchina e mette quel po' di sale sufficiente perchè il bologna possa finalmente imboccare il binario giusto, con di vaio nei panni del capo stazione. straordinario nel suo lottare con classe e mestiere per tutti i 90' minuti. contro la difesa della samp di ieri sembrava tutto più facile e gliene fa 3.
giornata che si conclude con aperitivo al FARGO dove le ragazze la fanno da padrone. thomino se la ride e banzo ammicca.
fischio d'inizio e subito due lampi della sampdoria, ma è fuoco di paglia. match narcotizzato per quasi un tempo. certo, un cassano svogliato è comunque in grado di accendere la luce con un paio di aperture delle sue e il presunto brasiliano dyego rocha coelho ci fa passare bei momenti in allegria tra tuffi nel vuoto, recuperi, punizioni in curva, stop funambolici con quella palla col coniglio dentro, mai doma tra i suoi piedi. ma quando meno te lo aspetti spunta dietro tutti marco di vaio e cambia tutto. nel secondo tempo il pomeriggio si scalda e fantantonio prova a caricarsi sulle spalle una samp stanca dalle fatiche di coppa. il bologna soffre tantissimo, ma un ottimo amoroso entra dalla panchina e mette quel po' di sale sufficiente perchè il bologna possa finalmente imboccare il binario giusto, con di vaio nei panni del capo stazione. straordinario nel suo lottare con classe e mestiere per tutti i 90' minuti. contro la difesa della samp di ieri sembrava tutto più facile e gliene fa 3.
giornata che si conclude con aperitivo al FARGO dove le ragazze la fanno da padrone. thomino se la ride e banzo ammicca.
sabato, marzo 07, 2009
la festa delle donne
ingresso omaggio donna entro le 24!
porte h22. ingresso 6. live i ministri.
a seguire indie electro sessions
i ministri (indie rock - ita)
a parte questo oggi è stata una giornata al FARGO.
abbiamo scoperto che da un po' di tempo banzo frequenta bronson e hana bi
ma non ce ne eravamo accorti.
la questione marina.
il riassunto delle puntate precedenti lo trovate qui e qui.
aderite, partecipate, fate sentire la vostra voce.
oggi ho ascoltato in anteprima l'album degli heike has the giggles.
porte h22. ingresso 6. live i ministri.
a seguire indie electro sessions
i ministri (indie rock - ita)
a parte questo oggi è stata una giornata al FARGO.
abbiamo scoperto che da un po' di tempo banzo frequenta bronson e hana bi
ma non ce ne eravamo accorti.
la questione marina.
il riassunto delle puntate precedenti lo trovate qui e qui.
aderite, partecipate, fate sentire la vostra voce.
oggi ho ascoltato in anteprima l'album degli heike has the giggles.
giovedì, marzo 05, 2009
bachi diagonali
come detto sabato 7 festeggeremo la festa della donna al bronson. concerto dei ministri e indie electro sessions. ingresso 6 e omaggio donna entro le 24.
nel frattempo questa sera i bachi da pietra suoneranno al diagonal a forlì
h22 ingresso gratuito.
poi si stanno avvicinando due degli eventi più attesi della stagione il concerto di vic chesnutt con elf power e il festival transmissions. le prevendite sono aperte da tempo sul circuito vivaticket e sono consigliate. in particolare per il concerto di blixa bargeld è possibile acquistare i biglietti anche direttamente presso il teatro rasi in via di roma 39 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00
nel frattempo questa sera i bachi da pietra suoneranno al diagonal a forlì
h22 ingresso gratuito.
poi si stanno avvicinando due degli eventi più attesi della stagione il concerto di vic chesnutt con elf power e il festival transmissions. le prevendite sono aperte da tempo sul circuito vivaticket e sono consigliate. in particolare per il concerto di blixa bargeld è possibile acquistare i biglietti anche direttamente presso il teatro rasi in via di roma 39 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00
lunedì, marzo 02, 2009
jeffree star avrà anche oltre 60 milioni di contatti su myspace e milioni di amici sparsi per il mondo, ma in romagna sono decisamente meno. meno di cinquanta ?! giù di lì. show ai limiti dell'imbarazzo, archiviamo e non pensiamoci più. ottimi come sempre i calcutta che fanno ballare anche i tavoli. sabato decisamente meglio e anche il genio secondo me si becca la sufficienza piena. concerto vero senza moine e band all'altezza. un sabato divertente dall'inizio al gran finale con thomino e sam e le bariste in pista. indie electro sessions meno electro e più rock ('n'roll) con gradito rientro di vins in palinsesto.
ci si rivede sabato (7 marzo) con i ministri new sensation dell'indie rock made in italy. ne approfittiamo per festeggiare la festa della donna e facciamo ingresso 6 tutta la sera e omaggio donna, appunto, entro le 24.
vi ricordo che è possibile acquistare in prevendita i biglietti per i prossimi concerti anche direttamente al bronson.
ci si rivede sabato (7 marzo) con i ministri new sensation dell'indie rock made in italy. ne approfittiamo per festeggiare la festa della donna e facciamo ingresso 6 tutta la sera e omaggio donna, appunto, entro le 24.
vi ricordo che è possibile acquistare in prevendita i biglietti per i prossimi concerti anche direttamente al bronson.
Iscriviti a:
Post (Atom)