mercoledì, febbraio 28, 2007

ascolti percorsi associazioni




in quest'ultimo periodo i miei ascolti sono probabilmente condizionati dai live in arrivo e in partenza dal bronson. anche se credo sia altrettanto vero il contrario.


quindi sarà forse l'attesa per i kill the vultures con le loro atmosfere jazzy e fumose che mi fanno tanto new york a cavallo degli 80, che mi riporta tra le mani certi album di tow waits tipo "blue valentine" o "the heart of saturday night" e "nighthawks at the diner", ma su tutti l'incredibile "rain dogs" e perchè no l'ultimissimo "orphans". a quel punto è impossibile non cadere nella sindrome "figli di lee marvin" tra jim jarmusch e john lurie e i suoi straordinari lounge lizards. e così tra visioni di coffee&cigarettes piuttosto che down by law e permanent vacation mi immergo negli ascolti di "no pain for cakes" e "queen of all years". straordinari. ormai spintomi oltre il punto di non ritorno non posso non soffermarni alla voce television: "marquee moon" e con un triplo salto mortale arrivare all'amato e seminale "strap it on" (helmet) per poi abbandonarmi tra le braccia dei cari vecchi velvet underground.




spero di vedervi tutti tra venerdì e sabato.

martedì, febbraio 27, 2007

next on stage

sabato 24 febbraio è stato tutto molto fico.
a partire dal concerto, dalle sue atmosfere sussurrate, dal pubblico numeroso e rispettoso.
per quel che mi riguarda i boduf songs si confermano una delle realtà più interessanti dell'ultimo periodo. evocativi
josephine è un talento assoluto. conferma.
intriganti come sempre, le lapidarie impressioni del sacerdote sulla prova della foster: "un meraviglioso senso di morte"

le indie electro sessions frizzanti come al solito.

come già anticipato siamo entrati nel vivo della programmazione e mi auguro siate ricettivi come settimana scorsa anche per i prossimi appuntamenti, tutti accuratamente selezionati e degni della massima attenzione.

venerdì 2 marzo
kill the vultures (dark jazzy hip hop - usa)
guest: lato oscuro (hip hop - ita)
porte ore 21,30. ingresso 8 (6 in mailing list)
dj set: nada borguez kekko

kill the vultures
lato oscuro

sabato 3 marzo devastations (desert folk - aus/berlin) guest: amycanbe (indie - ita)porte ore 21,30. ingresso 10 (8 in mailing list) a seguire indie electro sessions. guest: gelo&princi


devastations


venerdì 9 marzo
ronin (folk - ita)
a seguire calamarineri dj set
porte ore 21,30. ingresso 8 (6 in mailing list)

ronin

sabato 10 marzo
vague angels (indie - usa - chris leo ex van pelt)
guest: the gang (indie - usa)
ingresso 8 (6 in mailing list)
a seguire indie electro sessions. guest: diego

chris leo



lunedì, febbraio 26, 2007

bronson vs estragon: 7 - 8

estragon team

bronson team

è stata partita vera, tesa dall'inizio alla fine.
il pubblico a bordo campo è rimasto a lungo col fiato sospeso, mentre attacchi e ripartenze si susseguivano a ritmi frenetici.
siamo riusciti ad uscire sconfitti contro una squadra decisamente alla nostra portata con ben quattro elementi sopra il peso forma.
purtroppo sul finale le tossine del sabato notte si sono fatte sentire e abbiamo sbagliato qualche facile occasione di troppo.
è altrettanto chiaro che grado alla vigilia di match così importanti non può stare al bar con piffo e borguez non può scendere in pista per ballare i violent femmes...
era una finale è chiaro.
ma a bologna per la gara di ritorno tra due settimane sapremo ribaltare il risultato, anche se a questo punto i bookmakers ci vedono sfavoriti.

ripeteremo il rituale dell'OPAOPA con ancora maggiore intensità e convinzione, e gli dei del calcetto ci saranno benevoli.

ascolti: survivor - eye of the tiger

foto: è chiaro da queste immagini che la qualità del fotografo era adeguata a quella dei giocatori in campo

i commenti dei protagonisti nell'apposita sezione commenti.

venerdì, febbraio 23, 2007

sabato 24 febbraio al bronson

Bronson sabato 24 febbraio
live :



josephine foster (folk - usa) +
boduf songs (kranky apocalyptic folk - uk)
porte ore 21,30. inizio concerti ore 22,00.
ingresso 10 (8 in mailing list)






ci saranno i tappeti i divani le poltrone le sedie in legno,
vorremmo si creasse quel clima surreale che solo certi artisti sono in grado di regalare.

a seguire indie electro sessions. ingresso gratuito. guest: pullo.




domenica invece calcetto dalle 19 alle 21 Bronson vs Estragon
noi scenderemo in campo così: orso azza chris grado orto borguez.
ci stavamo anche chiedendo che fine avesse fatto la squadra del lego. molto combattiva a parole, ma vi aspettiamo sul rettangolo verde. il guanto è lanciato.



ascolti: suicide - ghost rider (dedicata a dany darko)

mercoledì, febbraio 21, 2007

boduf songs

ad aprire il concerto di josephine foster (sabato 24 febbraio al bronson) ci sarà boduf songs. in realtà non è un tour che fanno assieme, ma visto che le date coincidevano mi è sembrato opportuno creare l'evento con un doppio set. boduf songs esce per kranky e già questo per quel che mi riguarda è un marchio di garanzia. l'album "lion devours the sun" è uno dei più interessanti del 2006 e i più attenti se ne sono accorti da tempo. tipo i calamari of course che già lo inserirono nella loro classifica di fine anno.

la presentazione

Trio inglese assai chiacchierato, guidato da Matthew Sweet, da Southampton. Arpeggi di chitarra circolari e reiterati, suoni acustici spettrali e tenebrosi, sottili strati di elettronica, drones, voce sussurrata. Un mistero sonoro in cui perdersi ipnotizzati. Garantisce Kranky. Per fans di Six Organs of Admittance e Current 93

il video. "two across the mouth". il più bello del 2006 se ne avessi fatto una classifica. un brano che ascolto ancora quasi tutti i giorni tanto è intrigante.

a voi.


martedì, febbraio 20, 2007

josephine foster

bronson: tutti i sabato notte indie electro sessions

sabato 24 febbraio guest: pullo
live: josephine foster + boduf songs.
porte ore 21,30. inizio concerti puntuale alle 22,00.

sabato rivedremo al bronson tappeti divani sedute e sgabelli.
l'occasione ne è assolutamente degna.




una breve presentazione di josephine foster






"Torna in Italia la sirena del folk, una delle voci più incredibili sentite negli ultimi anni... Stavolta si presenterà in duo (chitarra acustica, elettrica, arpa, voce), per dare più profondità e sfumature ad un live già straordinariamente intenso. Imperdibile se vi piacciono Joanna Newsom, CocoRosie e Antony, rispetto ai quali, però, la proposta sonora di Josephine è decisamente più sperimentale e coraggiosa... "




e per una volta sono/siamo tutti d'accordo: blow up, wire, NME (ohmioddio) ed io.




"Ogni volta Josephine Foster è costretta a stupirci. Ogni disco che degna della sua voce è un approdo, una spiaggia, una terra completamente vergine. Con ogni disco supera il precedente e se stessa, in una gara che vede unici perdenti noi che ascoltiamo... si accompagna stavolta con due chitarre, una acustica per gestire tempi e melodie, l'altra elettrica e a tratti poco meno che lancinante per generare voli e dilatazioni della psiche. I pezzi sono per l'ennesima volta delle autentiche perle... L'umore che si respira è quello austero, misterico e quasi oltrenaturale degli album di Nico... L'ennesimo tassello di un "nuovo folk" che scava sempre più dentro le proprie radici; raramente con tanta ispirazione e ragionato sentimento come in questo caso" -


(8) Blow Up aprile '06, Stefano Isidoro Bianchi




"Fosters vocal style draws on a clutch of contradictory modes. It combines a facility for expressive extremes comparable to Patty Waters with the precise comportment of folk singers like Karen Dalton and Shirley Collins, and the kind of fast vibrato most associated with the flapper style of early Tin Pan Alley. Fosters recorded work draws much of its unusual power from a dialectic that reconciles a feel informed by the experimental underground with a more mainstream tradition as transmitted by artists as disparate as Josephine Baker and the McGarrigles. As such, her music exists in the same kind of liminal space as anachronistic counter-cultural figures like Tiny Tim, The Incredible String Band and R Crumb’s Cheap Suit Serenaders" - THE WIRE David Keenan




"The new first lady of folk Josephine Foster has still seen off all comers to become America’s most adventurous songwriter. Foster’s recent solo set was a bewitching blend of American gothic, psychedelic ragtime, nursery rhymes, folk and mountain music. The fact that at one point in today’s afternoon set her truly incredible theremin-sounding voice is overlaid with an impromptu rendition of Greensleeves from a passing ice cream van only adds to the effect" - NME - Michael Lane




come al solito sottolineo imperdibile, ma come sempre troppi e giustificati saranno gli assenti.

ingresso 10 (8 in mailing list)




ascolti: bexar bexar - haralambos

domenica, febbraio 18, 2007

nella foto josephine foster

se le indie electro sessions continuano incessanti nel riempire il bronson e farlo ballare, l'affluenza ai concerti in queste due settimane ha subito una decisa flessione.

chiaro che si parlava di band minori in senso di popolarità, ma di valore indiscutibile. mi riferisco ovviamente a medications ed ovo. che appunto si sono esibiti in performance oggettivamente notevoli di fronte ad un pubblico numericamente esiguo. è un peccato che il pubblico del bronson, in questi casi, non sia mosso quantomeno da curiosità.

a cominciare da sabato prossimo (24 febbraio) partirà una serie di live da non perdere e i nomi, seppur sempre di "nicchia", sono certamente familiari ad un pubblico più vasto. mi riferisco appunto a josephine foster (locust) e boduf songs (kranky), ai kill the vultures (in tutte le classifiche di fine anno che si rispettino) devastations (che suggellano il contratto con beggars banquet) ronin (disco del mese di gennaio per rumore e blow up) vague angels (la nuova creatura di chris leo ex van pelt).
appuntatevi questi nomi.


ps:



qualcuno spieghi ad azza che deve smetterla di mettere i pesci in serra e le piante nell'acquario. il virus in questione dovrebbe essere l'azzhaimer. non credo che basti un litro d'acqua per individuarlo.


kekko assolutamente inesauribile in chiusura

ascolti: tom waits - nick cave
letture: thomas pynchon

venerdì, febbraio 16, 2007

ovo e almandino quite deluxe

Bronson

tutti i sabato notte indie electro sessions
sabato 17 febbraio
guest: kekko

live:
OvO (noise/drone/experimental - ita)
guest: alamandino quite deluxe (rnr blues garage - ita)
porte ore22. ingresso 7 (5 in mailing list)
inizio concerti ore 22,30 puntuali












OvO è un progetto di musica e vita. OvO sono Stefania Pedretti (anche nelle Allun) e Bruno Dorella (ex Wolfango, ora in svariati progetti, tra cui Ronin, Bachi da pietra e Bugo, e boss dell’etichetta Bar La Muerte).
Esce a fine 2006 il nuovo album degli OvO, “Miastenia” (Load/Good Fellas), vera consacrazione per una delle band più interessanti dell’underground internazionale.

“A due anni di distanza dalle convulsioni di Cicatrici gli OvO mescolano di nuovo le carte in tavola, forti di un’accresciuta consapevolezza rispetto a sfaccettature sonore filmiche nei Ronin, oltre all’incisiva essenzialità percussiva dei Bachi Da Pietra; Stefania, cresciuta con le Allun, ha affermato ancor di più l propria identità artistica nel recente disco a nome “?Alos”. Il verbo unico e coeso degli OvO si tinge di tonalità inaspettate, in un lavoro attraversato da contrasti di luci e ombre drammatici- ben venga dunque l’attenzione di un’etichetta prestigiosa come la Load. …. In “Miastenia” c’è il suono più cupo e magmatico prodotto dagli OvO, introversi, raccolti, mai però domati”. (voto 8) - Blow Up , maggio 2006, Daniela Cascella

“…Composto da otto tracce assolutamente urticanti e fuori controllo - come nello stile iconoclasta del duo - "Miastenia" è il primo album della band ad essere pubblicato su LOAD pur restando una produzione prettamente e fieramente italiana. Il lavoro sulle percussioni resta ancora un tratto immediatamente riconoscibile ed indicativo del suono OvO, forse il principale elemento di trasporto psichico in una musica che richiede un coinvolgimento completo e senza compromessi… Rauca o soffocata, puerile o aggressiva, l’interpretazione di Stefania Pedretti risulta sempre autentica e fuori dall'ordinario, proprio come la musica di questa band, orgoglio nazionale per pubblici recettivi”. (Voto 8) Rockerilla, Michele Casella









Gli Almandino Quite DeLuxe sono un duo, con una ragazza alla chitarra, un ragazzo alla batteria e due voci. Quello che suonano è un rock ‘n’ roll davvero crudo e selvaggio, ed hanno condiviso il palcoscenico con gruppi come ExModels, Bob Log III, Electric Eel Shock, Death Ray Music, Knaughty Knights, oltre ad aver accompagnato in due tour italiani i The Hospitals (InTheRed rec).
La band ha da poco finito di registrare il nuovo album a Detroit, nei famosi DirtBombs' Studios.





mercoledì, febbraio 14, 2007

valentino: santo o calamaro?

questo video è il mio regalo per san valentino.
c'è chi dice che sia il miglior finale mai visto in un film.
a modo suo è particolarmente a tema con lo spettacolo visto ieri sera al teatro comandini. abattoir fermè: "moe maar op en dolend". consigliato.
a tema anche con il party di questa sera al diagonal a forlì.
live: comaneci - dj set e visioni: calamari neri. tutte le info qui.
ovviamente sarò della partita.



martedì, febbraio 13, 2007

carnevale con ovo e almandino quite deluxe

bronson tutti i sabato notte indie electro sessions
sabato 17 febbraio: chris vins len trinity e kekko

live ore 22 (puntuali):
OvO(experimental/noise/drone)
guest: almandino quite deluxe (rnr blues garage)
ingresso 7 (5 in mailing list)

gli ovo sono il progetto di bruno dorella (ronin) e stefania pedrelli (?alos).
imprevedibili folli e teatrali
una delle pochissime band italiche ad uscire per una label americana (load records che può vantare release di: arab on radar khanate lighting bolt noxagt sightings) e ad essere costantemente in tour all over the world.
ad aprire, il furioso e tecnicissimo rnr blues degli almandino quite deluxe.

OvO - anime morte






ascolti: vague angels

lunedì, febbraio 12, 2007

i cugini mongoloid ?


nella foto (by:larm - trondheim - norway)

Gerald Casale (born Gerald Pizzute july 28 1948)

Cecca (born Alessandro Ceccarelli march 23 1966)



per chi non lo sapesse gerald casale è il bassista e membro fondatore dei devo una band che incarna appieno lo spirito delle indie electro sessions.


cecca invece lo conosciamo tutti, visto sui palchi di tutta italia o mentre divide il lavoro col racchettone sulla spiaggia dell'hana bi. uno di noi.


sono cugini, fratelli di latte, sosia? o vanno semplicemente dallo stesso parrucchiere ?!
solo la prova del dna potrà fare chiarezza e svelare l'arcano.


ascolti: tom waits - orphans

venerdì, febbraio 09, 2007

effetto domino



bronson tutti i sabato sera indie electro sessions.



sabato 10 febbraio live: medications (dischord - usa).
guest: lavodrama (emo - spa). porte ore22. ingresso 10 (8 in mailing list)


a seguire chris len pullo trinity e diego. ingresso gratuito.




ascolti




the shins - wincing the night away

arrivano al terzo album dopo che il secondo era un capolavoro assoluto, campione di vendite e divenuto simbolo di quella che una volta era la generazione x e ora la generazione jpod o generazione blog. passano tre anni pieni e abbondanti dall'uscita di "chutes to narrow" e con il trascorrere del tempo la fama è cresciuta in modo esponenziale come le pressioni e la responsabilità di consegnare a tutti i fans e tutti i detrattori un degno successore. io credo che in questi casi ognuno di noi abbia già la propria opinione al riguardo prima ancora di ascoltare il nuovo album, chi è pronto a scaricarli per manifesta popolarità e chi a salire sul carro dei vincitori. da parte mia rimango dell'idea che siano la miglior indie pop (rock) band in circolazione. certo è l'album della maturità e quindi gli arrangiamenti sono curati in modo maniacale come la produzione del resto e affiorano gli archi come da copione, non c'è più spazio per la spontaneità, ma più lo ascolti più lo ascolteresti e non il contrario come ho letto somewhere. perchè gli shins hanno un dono che altri non possono nemmeno sfiorare.
e di certo se sulla copertina l'album portasse la firma dei pick up the phone staremmo tutti qua a gridare al miracolo, perchè di questo si tratterebbe.

cinema: god bless tony scott




giovedì, febbraio 08, 2007

frida hyvonen

ecco che per ingannare l'attesa che ci separa dal concerto dei medications e dalle prossime indie electro sessions di sabato con ospiti diego e pullo, ho pensato di far cosa gradita postando un video di quella frida hyvonen che suonerà al rasi mercoledì 18 aprile. di sicuro ebi sarà dei nostri.


martedì, febbraio 06, 2007

medications


dopo un week end intenso come quello scorso mi sono preso una piccola pausa dal blog, anche per rendere il giusto omaggio al memorabile concerto di micah p. hinson senza nulla togliere a tutto il resto (i.e.s kekko i calamari pullo lord piffo la cate e i jennifer gentle...)

sabato (10 feb) va in scena l'ennesimo ritorno: quello dei medications sul palco del bronson. di sicuro non se lo ricorderanno in molti visto che a novembre 05 fu un incredibile flop a cui assistettero meno di 40 anime. nonostante questo regalarono un concerto pieno di sudore tecnica e le classiche atmosfere washington d.c. sempre più rare di questi tempi. i medications incidono appunto per dischord la label di fugazi, el guapo, minor threat, make up, nation of ulysses, lungfish e via discorrendo, e sono un classico power trio formato sulle ceneri di smart went crazy e faraquet.
il concerto è stato fortemente voluto da diego che sarà anche l'ospite in chiusura delle i.e.s.
ecco, speriamo di essere in più di quaranta perchè questi ragazzi se lo meritano.

porte ore22. ingresso 10 (8 in mailing list)

tra ieri e oggi ho acquistato rumore e blow up con in copertina rispettivamente the horrors e stephen o'malley (sunn o)))).
due mondi agli antipodi non c'è che dire, ma entrambi passati da queste parti la scorsa stagione. hana bi i primi e bronson i secondi.

in questi giorni sto ascoltando explosion in the sky, asso, boduf songs, i primissimi cure, boris e james blackshaw

new entry in calendario: matt elliott (10 aprile) e frida hyvonen (18 aprile al rasi)

sabato, febbraio 03, 2007

micah strikes back



come dice manser , il concerto di micah ieri sera è stato qualcosa di definitivo. realmente difficile parlarne per quanto è stato emozionale, sincero, imprevedibile, imprevedibilmente lungo. micah ha brindato ai suoi 26 anni sul palco del bronson conversando a lungo col pubblico e con la sua band (nick), snocciolando note e melodie e sentenze e aneddoti in uno stream of consciusness che non faceva altro che evidenziare un artista dal talento cristallino ed un ragazzouomo sublime ed umile ai limiti dell'imbarazzo. un'anima antica, non c'è che dire.




ecco, tutto quello che vorremmo tutte le volte che ci alziamo dal divano e usciamo di casa per spendere i nostri soldi ad un concerto. una lezione per tutte quelle presunte star e le loro pose da fighette isteriche (bellissimo il riferimento a pete doherty in uno dei suoi lunghi monologhi).
grazie di cuore micah, ci si vede presto.

peccato per i soliti tacchini che gloglottano a fondo sala e grazie a kekko per le foto in tempo reale.

e questa sera: jennifer gentle e indie electro sessions

giovedì, febbraio 01, 2007

il ritorno di micah

gran parata di addetti ai lavori ieri sera all'estragon, ma con lanegan nei paraggi succede spesso. molto rumore per nulla però.
di ritorno da un concerto, a dire il vero un po' scialbetto di isobell campbell e mark lanegan, si ragionava sulle emozioni ben diverse che potrà regalare il giovane micah p. hinson.
per carità, non voglio assolutammente sminuire un mito come lanegan, ma il concerto di ieri è stato di sicuro avaro di emozioni. quelle emozioni che mi aspetto di ritrovare domani (venerdì2febbraio) con il ritorno di micah al bronson appunto. senza parlare poi di isobell campbell, che non sarà mai all'altezza di una carriera solista di rilievo e talmente sovrappeso da essere notata soprattutto per questo.

micah venerdì sarà in duo quindi non bisognerà aspettarsi un concerto uguale a quello dello scorso ottobre, ma probabilmente qualcosa di ancora più intimo.
porte ore 22, riduzione in mailing list.
dopo il concerto ingresso gratuito.
dj set: diego kekko chris borguez momo blank

vi regalo un altro antipastino che mette in risalto le incredibili qualità del ragazzo in grado di stupire in qualsiasi contesto. imperdibile.







per quello che riguarda gli ascolti, ieri è stata la giornata di tom waits. blue valentine a ripetizione e poi i'll take new york. di ritorno dal concerto ho trovato la benny e la giù e la puma sintonizzate su mtv e ho finalmente capito che quella orribile versione di gone daddy gone che sta circolando è opera di gnarls barkley. niente male i love is all invece, ma qua è da un po' che lo segnalate. poi partendo dai bloc party si è finiti a parlare di neri che suonano la musica dei bianchi. ne ho approfittato per rispolverare un po' di bad brains in piena notte. wow