venerdì, gennaio 09, 2009

aspettando i bachi da pietra

come detto più volte (e qualcuno si sarà rotto pure le palle con sta storia) "tarlo terzo" è stato disco del mese di blow up a novembre. la novità del giorno sta nel fatto che la recensione di stefano isidoro bianchi (direttore della rivista) appare qui, per la prima volta in rete, per gentile concessione. non mi lascio sfuggire l'occasione.

Bachi da Pietra
Tarlo terzo - CD Wallace/Bronson - 11t-44:10
Bachi da Pietra atto terzo, tarlo terzo della mente e della parola e della
chitarra di Giovanni Succi, delle geometrie percussive variabili e secche di
Bruno Dorella. Terzo atto di una rappresentazione mentale inacidata eppure
pietosa, impietosita, come d'un Dio austero e sprezzante che osserva
annichilito le cose del mondo mantenendo quella fetta di umanità che basta
per comprendere. Poco cambia in questo universo chiuso e compresso, mai
autoreferenziale eppure chiuso a riccio alla comprensione d'un minuto. Ma
nonostante, ci sono alcune novità; nei testi un'invettiva come Servo non
l'avevamo mai sentita, nella musica un funk svelto e ossesso come Mestiere
che paghi per fare, un sottilissimo refrain chitarristico come quello di
Tarlo della sete, un riflesso younghiano come in Lina. Dettagli che
emergono, piccoli spostamenti, accorgimenti. La voce che si sdoppia di poco
o che prova di nuovo a cantare (Dal nulla al nulla), qualche refuso
d'acustica frattaglia, barlumi di arrangiamento, figure ritmiche più
diversificate, echi di Tom Waits, di Fausto Rossi, di "Dead Man".
"da quando fu florido a quando non resse più la testa sul collo / tutto quel che gli serviva davvero del mondo / fu un angolo sudicio e tutta una notte dilatarsi nel caos / e la scala del solaio e ciao".
Non è un disco da ascoltare in auto, non alla festa e per far festa, non
nella rete e nei buchi della rete; per quanto ne so non è neanche un disco
da ascoltare live e forse non è proprio un disco da ascoltare. Non abbiamo
in Italia e nel mondo un altro gruppo che somigli a questo e non abbiamo in
Italia e nel mondo uno che scriva testi come questi. Desidero ardentemente
che i Bachi facciano un disco brutto, una volta almeno: speriamo nel
prossimo. (8) Stefano I. Bianchi


questo post è dedicato a bruno e giovanni e a tutti quelli che sono ancora abbastanza curiosi da addentrarsi e approfondire altri mondi e altri modi.
a tutti quelli che pensano che questa sia un'inutile celebrazione partigiana dico che hanno proprio ragione e ricordo che la rete estesa è pressochè infinita e troveranno di certo maggiore obiettività altrove. oggi sono di parte come e più del solito. tutti gli altri sono invitati al bronson domani sera. i bachi da pietra tornano in città, la cornice e l'accoglienza saranno quelle delle grandi occasioni. porte h22 ingresso 6. preascolto a cura di diego e a seguire indie electro sessions (pullo ti sei ripreso ?!)


qui invece la versione integrale dell'intervista uscita oggi sul corriere di ravenna a cura di alessandro fogli

25 commenti:

Morphine ha detto...

due drink in meno di 24 ore, bello

diego ha detto...

ottima intervista. prendete e leggetene tutti.

cecca ha detto...

magnetici bachi da pietra !!!

chris ha detto...

l'intervista è davvero figa e ci sono diversi passaggi che dovrebbero finire sui libri di scuola o in ogni blog del pianeta. specialmente la risposta relativa alla spinosa questione del download. ma se ne discute già in "casa morphine"

VINS ha detto...

Hey chris lo so che non c'entra niente con i bachi da pietra, ma non sapevo in che altro modo farti avere questo link:
una fanastica performance di David Eugene Edwards
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=99082535

chris ha detto...

grazie. molto interessante.
il tipo di cose che vorrei fare al FARGO

diego ha detto...

anche in quel caso faresti 30 persone. ovvero sold-out :)

VINS ha detto...

David eugene edwards resident per 1 mese ogni domenica mattina al fargo,tipo messa.
E giuro che non ne salto neanche una

Kekko ha detto...

resident druido.

Pepote Luvazza ha detto...

Per la sfida MICRONAUTI vs BRONSON a calcetto proponiamo domenica 8 febbraio ore 18, sempre al villaggio Anic, vi stà bene?

VINS ha detto...

è da quando sono venuti al bronson che prego tutte le sere di poter rivedere i woven hand (all'hanabi).

PREGHIAMO TUTTI ASSIEME.
Sarebbe l'apoteosi

chris ha detto...

pepote: dovremmo esserci

VINS: woven hand dovrebbero tornare in estate. hana bi

catoblepa ha detto...

grandi Bachi..sabato prenderò il cd.
anche se non c'entra...sarà possibile in futuro vedere i Diaframma al bronson?

Unknown ha detto...

Qualcuno mi dice come ordinare il disco dei Bachi? Dal sito wallace non si riesce, i concerti poi nella mia zona non li fanno, nei negozi poi sicuro che stia a 10 euro??

chris ha detto...

catoblepa: è una possibilità remota ma non da escludere

riflettore: strano che dal sito wallace non sia possibile. di dove sei?!

Kekko ha detto...

STERCO.

Anonimo ha detto...

splendida intervista!
G

Unknown ha detto...

Chris: dal sito Wallace non son riuscito, ma sarò impedito io. From Civitanova Marche.

Kekko ha detto...

concerto dell'anno.

Alex.Strokes ha detto...

a proposito di ritorni per l'estate...

i Mae Shi tornano?

chris ha detto...

riflettore: i bachi dovrebbero arrivare dal vivo anche dalle tue parti. il mail order di wallace direi che funziona.

kekko: dopo il disco dell'anno il concerto dell'anno. grandi suoni e bellissime atmosfere luminose.
il barbera dei bachi il grande must della serata

sir alex.strokes: per ora di mae shi non so nulla. ma di certo a breve usciranno un po' di succose novità

dust ha detto...

ottimi bachi ieri sera, molto convincenti; per il barbera spero in un gentile assaggio offerto dal capo una di queste prossime sere.. eh eh eh

chris ha detto...

tipo domani sera.

diego ha detto...

grandissimi Bachi, chi c'era ne ha consapevolezza.

dust ha detto...

esatto, tipo stasera!! dopo