martedì, marzo 31, 2009

buzz aldrin


La musica dei bolognesi Buzz Aldrin, guidata dai synth, si può definire pop-dark-wave e richiama alla mente nomi come Pussy Galore, Cabaret Voltaire e Suicide. Il debutto live di qualche settimana fa al Locomotiv di Bologna ha stupito un po’ tutti ed è stato così commentato da Enzo Baruffaldi: “Partendo da riferimenti rumorosi come Wire e Cabaret Voltaire, hanno tirato fuori un set acido e alienato che andava diritto dalle parti dei Liars, costellato di voci dissonanti, ripetizioni ossessive e sorretto da ritmiche che rimbombavano cupe. Già al primo ascolto, per esempio, un pezzo come “In Star City” ti si conficca in testa e non ne vuole sapere di smettere di girare in tondo. Assolutamente da tenere d’occhio, vista anche l’imprevedibilità delle coordinate musicali”.

8 commenti:

pullo ha detto...

Spaccano il culo!!!!!!!
Poi con cola.....gran serata, peccato non esserci.

chris ha detto...

dai, ci siamo noi.
e in consolle torna pure vins

pullo ha detto...

..spero di riverli sotto la tettoia del 72..

chris ha detto...

è che ci vorrebbero due estati di seguito per farli tutti.

Ste ha detto...

a proposito di tettoie..come siam messi con gli allagamenti? Tutto ok?

chris ha detto...

per ora tutto ok.
il buon azza vecchio lupo di mare aveva deciso di tenere la duna di protezione fino a pasqua.

e. ha detto...

(grazie per la citazione, credo sia la prima volta che compaio qui sopra con nome e cognome... sto invecchiando... comunque spero che i Buzz vi piacciano, mi sono sembrati promettenti... a proposito: venerdì sera in radio vengono degli altri giovani promettenti... gli Heike, freschi freschi dal Canada...)

Anonimo ha detto...

Heike sabato a Chioggialab, per chi volesse risalire la Romea... (è per il mio fottuto 35esimo compleanno, non mancherà il frizzantino)

e grandi Buzz Aldrin, ne sto per scrivere... e dire che non sarebbe il mio genere

enver