bronson: tutti i sabato notte indie electro sessions
sabato 24 febbraio guest: pullo
live: josephine foster + boduf songs.
porte ore 21,30. inizio concerti puntuale alle 22,00.
sabato rivedremo al bronson tappeti divani sedute e sgabelli.
l'occasione ne è assolutamente degna.
una breve presentazione di josephine foster
"Torna in Italia la sirena del folk, una delle voci più incredibili sentite negli ultimi anni... Stavolta si presenterà in duo (chitarra acustica, elettrica, arpa, voce), per dare più profondità e sfumature ad un live già straordinariamente intenso. Imperdibile se vi piacciono Joanna Newsom, CocoRosie e Antony, rispetto ai quali, però, la proposta sonora di Josephine è decisamente più sperimentale e coraggiosa... "
e per una volta sono/siamo tutti d'accordo: blow up, wire, NME (ohmioddio) ed io.
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"Ogni volta Josephine Foster è costretta a stupirci. Ogni disco che degna della sua voce è un approdo, una spiaggia, una terra completamente vergine. Con ogni disco supera il precedente e se stessa, in una gara che vede unici perdenti noi che ascoltiamo... si accompagna stavolta con due chitarre, una acustica per gestire tempi e melodie, l'altra elettrica e a tratti poco meno che lancinante per generare voli e dilatazioni della psiche. I pezzi sono per l'ennesima volta delle autentiche perle... L'umore che si respira è quello austero, misterico e quasi oltrenaturale degli album di Nico... L'ennesimo tassello di un "nuovo folk" che scava sempre più dentro le proprie radici; raramente con tanta ispirazione e ragionato sentimento come in questo caso" -
(8) Blow Up aprile '06, Stefano Isidoro Bianchi
"Fosters vocal style draws on a clutch of contradictory modes. It combines a facility for expressive extremes comparable to Patty Waters with the precise comportment of folk singers like Karen Dalton and Shirley Collins, and the kind of fast vibrato most associated with the flapper style of early Tin Pan Alley. Fosters recorded work draws much of its unusual power from a dialectic that reconciles a feel informed by the experimental underground with a more mainstream tradition as transmitted by artists as disparate as Josephine Baker and the McGarrigles. As such, her music exists in the same kind of liminal space as anachronistic counter-cultural figures like Tiny Tim, The Incredible String Band and R Crumb’s Cheap Suit Serenaders" - THE WIRE David Keenan
"The new first lady of folk Josephine Foster has still seen off all comers to become America’s most adventurous songwriter. Foster’s recent solo set was a bewitching blend of American gothic, psychedelic ragtime, nursery rhymes, folk and mountain music. The fact that at one point in today’s afternoon set her truly incredible theremin-sounding voice is overlaid with an impromptu rendition of Greensleeves from a passing ice cream van only adds to the effect" - NME - Michael Lane
come al solito sottolineo imperdibile, ma come sempre troppi e giustificati saranno gli assenti.
ascolti: bexar bexar - haralambos