ho approfittato di questo inizio settimana per introdurvi ai concerti di john vanderslice e mono, per riservare uno spazio adeguato al vero grande evento di fine mese: il r'n'r party di venerdì (30 novembre) quando al bronson arriverà il padrino del lo-fi sporco e maledetto: Billy Childish e i suoi Musicians of the British Empire. e credetemi, questo è un evento.
In occasione della pubblicazione del nuovo album Christmas 1979, arriva per una manciata di date in Italia Billy Childish, vero personaggio di culto, forte di uno stuolo di aficionados in Europa, America e Giappone. Nato a Chatham, Kent (Inghilterra del sud) nel 1959 Billy è da considerarsi tra gli autori più prolifici del suo tempo. In trent'anni di attività il nostro ha realizzato qualcosa come 70 album indipendenti (a suo nome o con formazioni quali Headcoats, Headcoatees, The Mighty Caesars, Black Hands, Buff Medways), 30 raccolte di poesie e circa 1000 dipinti. Considerato da più parti come l’apostolo del rock’n’roll e della roots music in genere, Billy ha associato il suo nome a realtà storiche della discografia americana, pensiamo unicamente a Sub Pop (Kurt Cobain dei Nirvana era un suo grande estimatore), Sympathy For The Record Industry (la label che ha scoperto i White Stripes, che – guarda caso – adorano l’inglese “terribile”) e Crypt (Jon Spencer, altra figura che attitudinalmente deve molto al nostro) venendo fuori con un originale ibrido di cantautorato, garage e rock’n’roll primordiale, aderendo sempre alla “poetica” della bassa fedeltà. altri ammiratori dichiarati i REM e PJ HARVEY. Rientrato prepotentemente nei circoli indipendenti con Punk Rock At The British Legion Hall (su Damaged Goods), accreditato ai Musicians Of The British Empire (la formazione che lo accompagna ufficialmente in tour), Billy licenzia proprio a ridosso delle festività natalizie un album a tema, reinterpretando con il suo piglio “disturbato” evergreen quali Santa Claus, Christmas Lights e Mistletoe. E giusto per rendere ancora più appetitosa la portata, due brani a sorpresa quali A Quick One degli Who e Comanche del chitarrista surf Link Wray (quello che tanto ama Tarantino) con testi rigorosamente rivoluzionati. Billy Childish non è unicamente il musicista dissennato, l’anti-eroe della sei corde, ma anche l’uomo che attraverso le sue opere ha potuto fornire ritratti, forme e rime lontane anni luce dall’accademia.
Uno dei party più selvaggi dell’anno, che vedrà ancora una volta salire in consolle la coppia momo&gelo.
Kinks, Troggs, Pretty Things Electric Prunes Count Five Cynics Morlocks Elvis Chuck Berry Tom Waits, Sonics, Miracle Workers, Dead Boys, Damned ...
porte h21,30. ingresso 13.
dopo il concerto la serata continua: ingresso 5